Dopo il superamento dell’«impasse» durata tre mesi 
 
BASTIA — E’ già iniziata la «fase due» per il governo del sindaco Lombardi, non per autonoma scelta dei soggetti protagonisti della politica locale, ma per la necessità di sbloccare una «impasse» che durava ormai da oltre tre mesi. Quando la crisi nella coalizione sembrava arrivata ad un punto di rottura, i vertici regionali di Ds e Margherita hanno concordato sulla necessità di una verifica programmatica di metà legislatura, che preparasse il terreno ad una nuova Giunta. La decisione è stata ufficializzata con una nota del Comune, che ha annunciato l’approvazione di un documento di tutti i partiti, compresa la Margherita, che ormai dal maggio scorso non sedeva più al tavolo della coalizione. Per ora l’intesa riguarda la procedura, cosa tutt’altro che formale negli affari della politica; ma i nodi ancora da sciogliere sono molti e particolarmente «dolorosi» quelli dell’organigramma. Il sindaco, che sta applicando con assoluta diligenza le direttive dei partiti a livello regionale, sottolinea in una nota del suo ufficio stampa di aver tenuto ferma la situazione negli ultimi tre mesi, senza accogliere le sollecitazioni a fare presto, e così tenendo aperta la porta ad una soluzione condivisa. In realtà le complicazioni non sono finite e investono l’assetto della nuova Giunta non tanto per la ripartizione degli assessorati, ma per il loro peso. Proprio in questi giorni il Consiglio comunale sta approvando la costituzione di Centri servizi sia per la gestione delle farmacie comunali, che per la cultura e il «sociale». Organismi che toglieranno competenze ai singoli assessorati; e il nodo da sciogliere nella Giunta non sarà solo quello dell’Urbanistica, ma anche delle deleghe e quindi del peso di ogni singolo assessorato e del partito di riferimento nella gestione.
m.s.

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