E anche Assisi è contro la centrale
BASTIA UMBRA – Ormai è guerra aperta. I tentativi di dialogo tra cittadini di Costano, amministrazione comunale e ditta impegnata nella costruzione di una centrale a biogas non hanno dato i riscontri sperati. La Conferenza dei Servizi, convocata ieri mattina a Bastia, ha dovuto rinviare la decisione sull’approvazione del progetto a seguito dei pareri discordanti dell’Arpa e della Direzione dei Beni culturali e paesaggistici.Ma facciamo un punto della situazione.È emerso il parere favorevole del ministero per lo Sviluppo Economico, quello interlocutorio negativo della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici e quello favorevole, ma con condizioni in prescrizione, sia dell’Arpa che della Commissione comunale.Un duro colpo al progetto è arrivato dalla vicina Assisi: il sindaco della città serafica, Claudio Ricci, nel suo ruolo di presidente nazionale dei siti dell’Unesco, ha dato parere negativo, chiedendo poi la copia cartacea di tutto il progetto. Assisi è infatti direttamente interessata alla vicenda visto che la centrale a biogas dovrebbe sorgere proprio ai confini della città di San Francesco.Ma l’atmosfera si è surriscaldata nel momento in cui i cittadini di Costano, riuniti in un Comitato, si sono visti negare la possibilità di accedere a tutti gli atti relativi alla realizzazione della centrale. E’ stato quindi un susseguirsi di botta e risposta dai toni molto accesi.Durante l’assemblea sono intervenuti vari membri del Comitato di Costano per la difesa dell’ambiente.Il primo ad esprimersi è stato il presidente Antonio Cavarai che ha chiesto di negare l’autorizzazione del progetto perchè inadeguato dal punto di vista tecnico a garantire il rispetto della popolazione e del territorio. Gli ha fatto eco il presidente dei Verdi dell’Umbria, Remo Granocchia, il quale ha presentato una memoria scritta sui punti critici del progetto.Sergio Rosabella ha poi sottolineato come un impianto localizzato a due passi dalle abitazioni andrebbe a compromettere le attività turistiche legate all’Assisano.Lucio Raspa, membro del direttivo del Comitato, ha dichiarato che «è stato scelto il posto sbagliato per costruire l’impianto, non solo dal punto di vista tecnico ma anche sociale e di salute» sottolineando che è «da 40 anni che i costanesi stanno subendo le conseguenze di un’economia di tipo zootecnico».Il Comitato di Costano, ha visto poi l’appoggio del Pd.
Il sindaco di Bastia Ansideri è intervenuto nella discussione sia a titolo personale che a titolo istituzionale.«L’impianto – ha sottolineato – non è stato imposto ma è stato previsto da una normativa nazionale e regionale e quest’ultima sta per essere modificata. In risposta all’attacco del rappresentante dei Verdi circa la prevalenza dell’interesse privato in questo progetto ha ricordato che la città di Bastia è sempre stata caratterizzata dall’iniziativa privata».E mentre la burocrazia e la politica fanno il loro corso, i cittadini non si scoraggiano. Ieri, durante la riunione della Conferenza dei Servizi, in piazza del Mercato è stato dal Comitato per il “no” finalizzato alla raccolta firme. Le adesioni hanno superato, nella sola mattinata di ieri, il centinaio. La petizione, lo ricordiamo, è già stata firmata da circa 500 cittadini, residenti a Costano, il che significa la stragrande maggioranza dei residenti maggiorenni.

di FRANCESCA BENE E FEDERICA FAMIANI

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comments (22)

  • Resto sempre più scosso nel vedere come si sia ingigantito qualcosa che non è un mostro. E a furia di dire di no a cose positive i risultati li pubblica il Corriere della Sera:
    Corriere della Sera > Economia > Gazprom taglia il rifornimentoIn Italia il 30 % di gas in meno
    ONDATA DI GELO
    Gazprom taglia il rifornimento
    In Italia il 30 % di gas in meno
    Il colosso russo: «Non possiamo soddisfare le richieste»

    MILANO – Allarme energia in un momento climatico difficile. Con la temperatura che in numerosi Paesi europei è scesa sotto lo zero, Gazprom, la società russa che distribuisce gas in tutto il continente occidentale, ha annunciato di non essere in grado di rifornire l’Europa di volumi supplementari di gas come richiesto da molti governi. L’ondata di gelo calato dal Nord aveva motivato più di una richiesta di approvvigionamento supplementare, ma a quanto pare queste richieste resteranno inevase.

    L’ANNUNCIO – A comunicarlo è stato il numero due dell’azienda, Alexandre Medvedev: «Gazprom non può soddisfare per il momento i volumi supplementari di gas che ci vengono…

  • il freddo annienta i neuroni…

  • I firmatari non sono 500 di Costano … ma zone limitrofe. Inoltre la strumentalizzazione è una brutta cosa … l’amministrazione stà muovendosi nella direzione giusta, ha chiesto alla ditta di riunciare, ma essa non rinuncia, dunque mi sembra di capire che si attendono ancora le conclusioni dei percorsi burocratici, i quali se risulteranno legalmente negativi il progetto decade, diversamente se legalmente daranno giudizio positivo … legalmente si intraprenderanno altre strade … SEMPLICE NO … !!??? Quindi evitiamo la strumentalizzazione, serve solo a confondere le idee. Ma il presidente del comitato faccia richiedere gli atti in comune … per quanto riguarda le planimetrie progettuali sono riservate da copyright dell’azienda !!

  • antonio cavarai SINDACO,,,,,,,

  • IN RISPOSTA A CIVITAS66:
    L’amministrazione non attende niente anzi spalleggia spudoratamente la ditta e li supporta in alcune occasioni, in quanto non mi msembra possibile che la stessa amministrazione debba chiedere il permesso alla ditta per rilasciare dei documenti pubblici. CMQ ATTENZIONE c’è in progetto la realizzazioni di altri centrale a biomasse, di dimensioni più piccole, vicino al centro di bastia per poter rendere quasi autossuficente un nuovo contro abitativo (IN FASE DI VALUTAZIONE E PROGETTO DA PARTE DELL’ATTUALE AMMINISTRAZIONE). I bastioli lo sanno????

    • guarda che il sindaco ha chiesto alla ditta di rinunciare alla costruzione dell’impianto.

    • Se l’amministrazione spalleggiasse la ditta, mi dice perchè gli avrebbe chiesto di rinunciare all’impianto ? Inoltre il comune non deve chiedere il permesso alla ditta per le planimetrie, è il comitato che deve chiederlo ! La tua è solo demagogia pura, blateri tanto senza sapere un bel niente … fatti un pò di chiarezza. !!

  • Rispondo ad Alessandro Lavezzoli.
    Se alziamo l’orizzonte e guardiamo alla questione energetica europea (salvo le speculazioni russe che puntualmente arrivano) è evidente che servono alternative.
    Le fonti rinnovabili sono un’alternativa valida?
    La risposta è no per il biogas prodotto da centrali che funzionano con il 99% di cereali (mais allo stato ceroso) appositamente coltivati per essere “macerati”.
    Questo tipo di centrali sono state pensate per poter essere l’ultimo anello della filiera agricola completa (coltivazione e allevamento) permettendo agli agricoltori di poter ricavare soldi anche dal liquame prodotto dai loro allevamenti (Germania, Francia ecc.). Utilizzeranno non il 99% di colture dedicate ma soprattutto liquame (è gratis ed è più efficiente).
    E’ lì che ha senso ed è in quelle economie rurali (ad es. pianura padana) che funziona: a Costano è fuori luogo noo?

  • XCIVITAS66 SCRIVI MENO COIONARIE PRIMA DI PARLARE COLLEGATI CON IL CERVELLO………

    • ahahah …. ti ho centrato nel segno … ti da fastidio che si dice la verità ?? ForzaCostano siccome non sai come replicare ti attacchi solo agli insulti come fanno i tuoi amici di sinistra da circa 40 anni, sappi però che il PD regionale e quello nazionale E’ A FAVORE DELLE BIOMASSE, e in regione si sono stufati del PD bastiolo …. comunque stà il fatto che tu visto che non sai argomentare non hai neanche la “caratura” di far parte di un comitato …. passo e chiudo !!

  • La Russia ha tagliato la fornitura di gas all’Italia!
    Per questo gli impianti di BioGas si rendono ancor più necessari per il nostro Paese.

  • @ Dragon77 ( drangonball?) I bastioli lo sanno, il piano area Franchi è stato presentato il 13 luglio 2010,presente anche il professore Franco Cotana, docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, che si è occupato della progettazione degli impianti di produzione di energia alternativa nell’ambito del piano. E anche riconfermato pubblicamente a fine Gennaio di quest’anno. Senza che nessuno obiettasse nulla a tale proposito, anzi, l’idea di avere energia a costi vicini allo zero e con indipendenza energetica mi farà sicuramente, se sarò in grado , acquistare un appartamento di questo tipo.Voglio vedere se saltano gli approvvigionamenti di metano di origine fossile con cose cavolo ci scaldiamo l’acqua e le case in inverni come questo.

  • Se iniziassimo a costruire / riqualificare gli edifici, portandoli quantomento in una classe B CasaClima, il metano dei Russi ci servirebbe a malapena per cucinare. Quindi il problema secondo me è che dobbiamo dire basta agli inutili sprechi di risorse, basta a sistemi edilizi totalmente inadeguati ed inefficienti, basta al consumo di suolo e basta con le speculazioni! La Parola magica si chiama Sostenibilità: consumare meno e meglio, il chè rappresenta l’esatto contrario dell’altra parola assai più conosciuta,cioè Stupidità!

  • Non entro nel merito della centrale di Costano, non è il mio parere che conta qualcosa ma ciò che stabilisce la normativa vigente.
    Vorrei lanciare un sasso nello stagno delle utopie … 🙂
    La casa “risparmiosa” è giusta, bella e buona, ma io che l’ho costruita vi garantisco che costa (all’inizio) un botto di soldi in più … è vero che con i decenni (di vita presunta) dovresti (condizionale) risparmiare quello che hai speso in più, ma il capitale lo devi comunque tirare fuori, e di questi tempi non è proprio semplice per tutti.
    Le fonti rinnovabili sono belle ma … a casa degli altri … non vogliamo i pannelli perchè sono brutti, i metanodotti manco a parlarne, i rigassificatori proprio no, l’eolico deturpa il paesaggio, il petrolio inquina, il nucleare non sia mai …
    SOLUZIONE: SCALDIAMOCI CON IL BUE E L’ASINELLO !!!

  • XCVITAS66 FATTI VEDERE DA UN DOTTORE CHE STE MALE MA MOLTO MALE………

  • Le domande che dobbiamo porci sono: serve davvero produrre più energia? e se sì per quali scopi? con quale tecnologia la produciamo? quali sono i benefici per la collettività e l’ambiente? Se la maggiore quantità di energia che si ricaverebbe serve prevalentemente ad essere monetizzata da un gruppo imprenditoriale,impegnando durante il processo di produzione svariati ettari di territorio agricolo, ditemi voi quali sono i vantaggi per la collettività e come può essere legittimata un operazione del genere?

  • PIZ hai colto nel segno.
    La parola magica è sostenibilità.
    Per tornare a quello che ha scritto Accademiadellacrusca invece, non ho visto nel dettaglio il progetto della nuova zona Franchi e quindi nn posso esprimere un parere.
    Dico soltanto che con un bell’impianto fotovoltaico abbinato ad una pompa di calore (elettrica) il gas lo si dimentica. Non c’è necessità di utilizzare impianti a biomasse e/o ad olio: in Italia (per le famiglie) basterebbe il sole: è gratis, cerchiamo di sfruttarlo noo?

  • Di giorno il fotovoltaico, la notte accendiamo le lanterne a olio …
    Se non vogliamo parlare della speculazione che sta dietro al fotovoltaico …
    Senza voler essere minimamente polemico, suggerisco a tutti che prima di avventurarsi in argomenti che richiedono una preparazione tecnica sarebbe il caso di documentarsi e studiare, altrimenti è solo polemica strumentalizzabile da chi ha interesse a farlo.

  • lasciamo perdere riscaldare le abitazioni con la pompa di calore ( elettricità ) è possibile solo in determinati tipi di impianti e abitazioni ( super isolate, quindi con basso fabbisogno di energia ), con temperature esterne intorno 5°C e o con umidita eterna particolarmente alta calano in maniera pazzesca le rese pertanto dai dati nominali fantasmagorici dei produttori la realtà è un’altra con assorbimenti elettrici pazzeschi e conseguente bassissima resa, sai dopo quanta energia in rete deve immettere la centrale termoelettrica a gas o carbone olio??? e quanto poi in quelle condizioni quanto ti costa la bolletta ENEL?

  • Per Padrino: Concordo su tutte le rinnovabili, ma dire che basta un fotovoltaico mi pare un po’ assurdo. Cosa si vuole fare un bel campo ad inseguimento? Forse poi qualcuno direbbe che si consuma il territorio (questa volta si perchè non si coltiverebbe più nulla!). Mettiamoci in testa tutti che se vogliamo continuare a vivere come stiamo facendo dobbiamo pensare alle rinnovabili. Io, un impianto a biogas vicino ce l’ho, ma non ho mai sentito nessuno che si lamentasse. Forse ci vuole una mentalità diversa da quelle che emerge da questi commenti strumentali e faziosi.
    Buona giornata

  • lavezzoli su questo ne riparleremo, molto presto.

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