Promozione B Dopo il ko col San Venanzo
“Ma serve subito una reazione”
RIVOTORTO D’ASSISI – Dopo la sconfitta per 2-0 in casa contro il lanciatissimo San Venanzo, la Subasio è uscita malconcia ma pronta per riscattarsi già da domenica prossima contro l’Amerina penultima in classifica. A raccontarci della partita e del campionato della Subasio è proprio il mister bianconero Giuseppe Coresi. Cosa non è andato contro il San Venanzo di Rosario Scarfone? “Abbiamo steccato l’approccio, non siamo entrati subito in partita e abbiamo subito, poi loro venivano da due recuperi e quindi erano più abituati di noi ai 90 minuti. Abbiamo cercato di recuperare nel secondo tempo ma loro si sono chiusi bene e per noi non è stato possibile farlo, è stato un problema di concentrazione che ha compromesso l’intero andamento della partita”. Dove deve ancora migliorare la Subasio? “Dobbiamo migliorare nella costanza di rendimento, abbiamo dei risultati troppo altalenanti e questo ci penalizza un po’, poi anche dal punto di vista della concentrazione abbiamo troppi cali e mentre l’anno scorso le riuscivamo a recuperare queste partite, ora in Promozione non è facile”. Quanto è pesata l’assenza di Marani in mezzo al campo? “E’ mancato molto, campo pesante, gambe pesanti, uno come lui serviva anche se nel secondo tempo è entrato Tanci che ha fatto un’ottima partita. Molti altri mancavano, come Valeriano lì davanti, i due giovani nuovi acquisti Buzzao e Palumbo che non mi è stato permesso di schierarli”. A questo punto il sogno play off è compromesso? “No, per noi quella dei play off è una possibilità e non una priorità, siamo ancora a 8 punti, noi pensiamo a vincere domenica dopo domenica e alla fine tireremo le somme”. Che trasferta sarà quella contro l’Amerina? “Difficile, sono in una posizione critica e non possono permettersi di perdere, noi speriamo di recuperare qualche giocatore e di portare a casa tre punti che possono darci morale per le prossime partite. Ai ragazzi chiedo una reazione, quest’anno non mi hanno mai deluso sotto questo profilo e spero non lo facciano adesso”.
Riccardo Cingillo
Corriere-2011-01-12-pag09S
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