COMUNICATO STAMPA
“L’impianto a biomasse a Costano non si farà”. Con queste parole ha concluso il suo intervento  il sindaco di Bastia Stefano Ansideri   durante il recente convegno organizzato dal Comitato per la difesa dell’ambiente di Costano.
“I cittadini di Costano dovranno essere contenti e noi con loro”, è stato più volte ripetuto dal presidente del Consiglio comunale  di Bastia Umbra  e da assessori e consiglieri di maggioranza durante in consiglio comunale di giovedì scorso.
Il tutto in quanto le modifiche al regolamento regionale sulla disciplina per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili del 24  gennaio scorso prevede che  l’installazione di tali impianti è vietata negli ambiti di pertinenza di edifici ricadenti in aree agricole censiti come immobili di interesse storico, architettonico e culturale, quali appunto alcuni appartenenti  all’area prevista  a Costano.
E allora tutti felici e contenti per la conclusione della vicenda, da affidare alla prossima conferenza dei servizi che non potrà che respingere il progetto?
Assolutamente no.
Il comitato di Costano non canta vittoria e anzi è deluso  per gli esiti del consiglio comunale, in quanto ritiene che la vicenda debba non potersi concludere solo con tale soluzione. Essa  sarebbe sempre una soluzione parziale, in assenza di una volontà politica per la regolamentazione energetica a livello dell’intero territorio comunale.. Per questo il comitato continuerà a tenera alta  la guardia e desta l’attenzione.
E in particolare è deluso dalle posizioni assunte dalla maggioranza politica che amministra il proprio comune, la quale, secondo il presidente Cavarai, “non ha compreso pienamente le problematiche relative alla corsa alle fonti rinnovabili, abbondantemente illustrate nel nostro convegno, ha fatto solo “un compitino” e non ha creato le condizioni per dotarsi dello strumento fondamentale per la difesa del proprio territorio dalle speculazioni verdi, cioè l’adozione di un Piano energetico comunale”. Per il comitato sarebbe bastato anche un impegno formale traducibile in atto o delibera successiva del consiglio per fissare una data certa entro cui impegnarsi alla sua redazione.
Dunque troppo poco e forse ancora troppo debole per il comitato di Costano l’appiglio legislativo assunto dalla maggioranza per trovare soluzione alle problematiche poste da mesi, ipotesi peraltro proposta ed indicata dal comitato stesso in varie circostanze, senza che la maggioranza politica del comune abbia messo nella vicenda più di tanto. E troppo poco anche quello proposto dall’opposizione, scarno e facilmente attaccabile dalla maggioranza, che è servito più per “metterla in politica” che per risolvere concretamente il problema.
Nel precisare, da parte del comitato, la propria indipendenza politica e partitica, prevista tra l’altro dal suo atto costitutivo, anche dopo il  consiglio comunale a cui ha assistito con una forte rappresentanza, il comitato stesso rimane in attesa di una risposta più netta e di fatti più concreti rispetto a quanto ha posto, non ritenendosi pienamente soddisfatto dei soli suoi suggerimenti accolti nel consiglio comunale e ribadendo la propria unità di intenti e la compattezza interna.
Il comitato per la difesa dell’ambiente di Costano.

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comments (7)

  • Caro Cavarai, forse quando ha parlato Brozzetti tu eri già a rapporto da zeppavagoni perché altrimenti avresti ascoltato che lo stesso Brozzetti ha dichiarato nel suo intervento la volontà di impegnare l’amministrazione con una mozione che presenterà prossimamente per la realizzazione del piano energetico comunale previsto da una legge regionale già in vigore da molti anni.

  • Guarda che Cavarai non voleva altro che un impegno SCRITTO. Forse di chiacchiere ne aveva sentite troppe….per Bastia servono i FATTI: il Comitato ne e’ un esempio. La politica deve FARE.

  • X MARIO……..RICORDATI SE CE LA FAI. E’MEGLIO ZEPPAVAGONI CHE ZEPPABUGIE…………………

  • Cavarai l’impegno scritto se lo facesse dare dalla regione che ha firmato il progetto ben, parte tutto da li, ma Cavarai non andrà contro il suo partito, quindi è tutto un dire l’ennesima strumentalizzazione sulla pelle della gente.
    Comunque no alla centrale a biogas voluta dalla regione.

  • e perchè fare questo tipo di regolamento? il comitato è per costano non per il comune e se altre frazioni la volessero?quindi la vostra missione finisce li. l’ impianto non si fà e tutto finisce!!! ed invece no!!! e come dice Pecci ecco la prova provata che il comitato è politicizzato perchè ora comincia la battaglia politica!!!
    e la prossima mossa sapete qual’è una lista civica e qualcuno magari candidato a sindaco!!!

  • Vai Cavarai!!!!
    CAVARAI SINDACO!

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