LA NOMINA
BETTONA – Con l’innesto dell’ingegner Roberto Zietta, l’area tecnica del Comune, che si avvale anche delle prestazioni del geometra Emilio Burchielli, funziona a pieno regime. Da un lato con l’obiettivo di dare corso alle opere pubbliche previste nel piano triennale approvato insieme al bilancio di previsione, dall’altro per la costituzione di un nucleo di protezione civile, per l’ottenimento della certificazione ambientale dell’ente e per la programmazione di investimenti a tutela della sicurezza e della incolumità pubblica finanziati dal ministero dell’Interno.
A questo si aggiunge il quotidiano lavoro di cura e mantenimento del patrimonio e del territorio portato avanti dalla squadra di operai capitanata da Fabio Cetra e Roberto Bartolini e di cui fanno parte Emilio Selleri, Valter Torroni, Sergio Proietti e Danilo Lupparelli. Anche l’area urbanistica diretta dal geometra Mario Papalia da qualche settimana si avvale di un nuovo collaboratore part-time, il geometra Luca Piselli, che affianca Gianni Ortica e Giuliano Santevecchi.
Visto il rafforzamento dell’area tecnica, speriamo che almeno scoprano quelle 500 case che sono sconosciute al fisco, come denuncia l’agenzia delle entrate, e che si sistemino tutte quelle lottizzazioni la cui definizione viene prorogata di anno in anno.
Chiaramente dopo aver sistemato lo stato catastale vanno recuperate le tasse IRPEF e ICI non pagate e quella dei rifiuti il cui servizio viene pagato chiaramente da quelli che sono regolarmente registrati.
Si può sapere che cosa è stato fatto? Forse ci sono entrate per il comune che sono state fatte sparire con un tocco di bacchetta magica o con una sgommata in corso d’opera?
Basta con queste notizie scioccanti provenienti da quel Comune, dove i geometri si occupano di edilizia e dove gli operai lavorano per il mantenimento delle strade. Forse è proprio il caso di riaprire le case chiuse! Si ma quelle della legge 152.