LE SPINE NELLA DIVISA ASSISI, IL PARADOSSO TEMPI DIFFICILI per le sedi delle forze dell’ordine e se la polizia piange, i carabinieri di certo non ridono. Il commissariato della polizia di Stato da anni è nel mirino di utenti e di coloro che vi lavorano per i problemi che l’edificio, in piazza Santa Chiara, presenta: per l’accesso sia pedonale (con troppe scale) sia con le auto, per la vivibilità, con una parte della struttura risultata non pienamente agibile. Ieri l’altro, in occasione delle celebrazioni francescane, si è mobilitato il Siulp, con volantinaggio, striscioni e la richiesta di dimissioni del ministro dell’interno Roberto Maroni. Una protesta che segue, di una quindicina di giorni, quella del Consap, sullo stesso tema e sulla scorta della presenza di topi. Ma anche i carabinieri sono alle prese con problemi legati alla nuova caserma e sono costretti a rimanere nel palazzo di piazza Matteotti. Paradossale la situazione considerato che l’edificio che dovrebbe ospitare il comando compagnia di Assisi è bello pronto in via Patrono d’Italia a Santa Maria degli Angeli. Il ministero dell’interno ha risposto ‘picche’ alla richiesta dei quattrini per la locazione dell’immobile non essendo previsti – a quanto si è appreso – risorse da destinare a questo scopo da parte del dicastero del tesoro. Così chi passa per la strada che unisce Santa Maria degli Angeli ad Assisi può ammirare la nuova struttura che, però non può essere utilizzata; per una vicenda, quella della costruzione della nuova caserma, che si trascina da anni fra mille problematiche e vicissitudini. Al punto che, si sussurra, il proprietario, potrebbe proporre una nuova destinazione per l’edificio visto il dilatarsi dei tempi per la cessione in locazione all’arma dei carabinieri.
Maurizio Baglioni

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