La dinamica dei fatti è stata interamente ricostruita: il quindicenne è stato schiacciato dal peso del palo
BASTIA UMBRA Una famiglia distrutta dal dolore e una città sotto choc: la morte del quindicenne Antonio Perrella mentre tentava di scalare la recinzione del campetto da calcio ha commosso la città. Nella giornata di domani o giovedì l’autopsia chiarirà la causa della morte del giovane, mentre la dinamica dei fatti è stata già ricostruita dai carabinieri anche grazie alla testimonianza degli amici della vittima, i primi ad allertare la famiglia del giovane e le forze dell’ordine.Per gioco o per bravata – esclusa però la pratica del parkour, disciplina che consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente con la maggior efficienza di movimento possibile – il quindicenne si è arrampicato sulla rete salva palloni posta dietro alla porta del campo di calcetto comunale quando, forse per il peso dei giovani o forse perché il metallo era usurato,il palo che sorregge la rete ha ceduto: il quindicenne è quindi caduto, pare da un’altezza di circa un paio di metri, e il palo gli è caduto sopra schiacciandolo. Inutili i soccorsi allertati dagli amici, il ragazzino era in arresto cardiaco ed è deceduto nonostante per oltre mezz’ora i sanitari abbiano tentato di rianimarlo.Molti i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, che vive nella zona, e molte le testimonianze di affetto sui social network e anche sul luogo della tragedia, coni fiori lasciati sul campetto.La struttura è stata posta sotto sequestro, così come il palo e la rete: detto che l’area è stata ristrutturata quattro anni fa, gli investigatori vogliono capire se l’ancoraggio della rete di protezione fosse o meno adeguato e se quel palo era sicuro o se, in caso di mancanze nella manutenzione, sarebbe potuto crollare a prescindere dall’arrampicata dei ragazzini.Al vaglio dei carabinieri, anche la testimonianza del custode, secondo cui non sarebbe la prima volta che giovani si arrampicano o addirittura vanno con le bici sul tetto del palasport. Una “prassi” confermata anche dagli amministratori bastioli, che più volte hanno provato a dissuaderei ragazzini dallo scalare i pali e scalare l’esterno del palasport, che è costruito con una palificazione in ferro e a gradoni.E intanto, molti cittadini invitano l’amministrazione a fare presto nell’installare il nuovo sistema di videosorveglianza, che prevede altre telecamere nell’area degli impianti sportivi e dell’ex Giontella.
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