Un sottufficiale del Nas e un professore hanno testimoniato davanti al collegio
Al centro del traffico di sostanze vietate una farmacia di Costano


Elio Clero Bertoldi


PERUGIA – E’ il giorno dell’Eprex, dell’Efedrina, dello Jumex, dello Stack, del Bentelan, al processo per un traffico di sostanze dopanti utilizzate da ciclisti dilettanti. L’udienza si celebra davanti al tribunale in formazione collegiale (presidente Beatrice Cristiani, a latere Marco Verola e Lidia Brutti). Nessuno degli imputati è presente in udienza. La lista comprende Giuseppe Costantini di 50 anni di Bastia Umbra, Tiziano Severi Pierini di 38 anni di Bettona, Andra Scolastico di 32′ anni di Foligno, Amldo Antonini di 49 anni, residente a Rimini, Fabrizio Sensi di 43 anni di Roma, Camilla Brigliadori di 32 anni di Cesena, Massimo Pecorari di 43 anni di Riccione, Marco Fabbri di 32 anni di Rimini, Mario Mariano Panichi di 42 anni di Magione, Sergio Terlizzi di 39 anni di Magione, Andrea Nobili di 44 anni di Bologna, Sergio Spagliccia di 40 anni di Passignano sul Trasimeno, Roberto Passi di 33 anni di Imola. L’accusa principale (mossa a Costantini, Severi Pierini, Panichi e Terlizzi) quella di aver commercializzato farmaci e sostanze farmacologicamente e biologicamente attive, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico. In particolare avrebbero realizzato un traffico commerciale di specialità medicinali ad azione dopante, farmaci che rientrano nell’elenco delle sostanze vietate per doping. Il luogotenente Giuseppe Papale (del Nas di Perugia; la prossima udienza verrà ascoltato il luogotenente Domenico Oristanio) ha spiegato che l’inchiesta era partita dalla Ggmp Grancasa di Magione, squadra ciclistica. Una “gola profonda” aveva informato dell’utilizzo di Epo (eritopoietina), ormone che regola la produzione di globuli rossi nell’uomo. Gli investigatori accertarono che un ciclista utilizzava l’Epo approvvigionandosi in una farmacia di Costano, che è risultata essere quella che acquistava e dispensava il maggior quantitativo di confezioni di Eprex di tutta la provincia e in vari dosaggi. I magazzini di Ellera, di Ponte Valleceppi e di Città di Castello avevano inviato alla farmacia costanese, nel volgere di sei mesi, 101 confezioni di Eprex. Le specialità medicinali erano state acquistate senza ricetta medica, ma era rimasta una prova: gli assegni a firma del ciclista magionese. Subito dopo è stato ascoltato il professor Dario D’Ottavio, consulente del Nas, citato dal pubblico ministero Sergio Sottani, che ha coordinato tutta la delicata inchiesta. Il professore ha spiegato come nel sangue i globuli rossi siano trasportatori di ossigeno e che quindi aumentare gli stessi significa far aumentare una energia ulteriore spendibile in termini agonistici. Poi il Nandrolone che verrebbe utilizzato non solo dai culturisti, ma anche dai ciclisti e dagli stessi calciatori, sebbene in dosaggi e in cicli diversi (che in genere durano sei mesi).
Le prossime udienze ,del processo sono state fissate per la prossima settimana e agli inizi di maggio. Tra i difensori gli avvocati Francesco Falcinelli e Nicola Marcinnò.
Arresto I carabinieri della stazione di Castel del Piano hanno arrestato in viale Pellini il tunisino R.M. di 30 anni per resistenza a pubblico ufficiale e violazione della Bossi Fini. Difeso dall’avvocato Glauco Guida, il tunisino è stato associato a Capanne

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