PROGETTO Oltre cento opere saranno ospitate nel luogo di culto


 BASTIA  
 


IL MUSEO cittadino si farà con il completamento del recupero funzionale della chiesa di Santa Croce, costruita nel 1295. Ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, immediatamente adiacente a S.Croce, è stato presentato alla presenza delle autorità religiose e civili il progetto, messo a punto da un qualificato comitato scientifico. Il progetto prevede la riapertura della chiesa aperta al culto e che ospiterà il museo in cui saranno raccolte oltre cento opere non solo pittoriche, oltre agli affreschi restaurati. Il progetto, voluto dal parroco don Francesco Fongo, è stato approvato lo scorso settembre dalla Soprintendenza umbra ai Beni storici ed artistici che ha anche concesso il contributo di 35mila euro per andare avanti nell’opera di restauro. I tempi di apertura non sono certi, perché mancano ancora i finanziamenti per il completamento del recupero della chiesa, già messa in sicurezza con i fondi per la ricostruzione dopo il sisma del 1997, quando l’edificio fu reso inagibile. L’arcivescovo monsignor Domenico Sorrentino, vescovo diocesano (nella foto), ha sottolineato il valore storico che rappresenterà il museo bastiolo per la città e per l’intero territorio della diocesi, grazie ad un progetto costruito in sinergia con gli enti pubblici e con i privati. Anche il sindaco Francesco Lombardi, pur ricordando che altro era il percorso pensato dal Comune, ha riconosciuto il valore della collaborazione per un’operazione di alto valore culturale. Infine, il parroco don Francesco ha spiegato che l’idea della chiesa-museo non è di oggi, ma risale agli anni Settanta, quando «insieme all’allora Priore don Luigi Toppetti ci ponemmo il problema di tenere aperta S. Croce». «E allora — ha aggiunto Fongo — pensammo di farne una sala culturale, mantenendo nel presbiterio l’oratorio. Ora, con l’approvazione di tutti, è possibile raccogliere le testimonianze artistiche nell’antica chiesa parrocchiale che diventerà un museo e un luogo di culto». All’incontro, tra gli altri, erano presenti il senatore Franco Asciutti e il vicepresidente dei Musei ecclesiastici italiani Carlo Tatta.
m.s.
 

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