BASTIA- C’era una volta …un’oasi. Ora è un ricordo quello della vita nell’alveo del fiume Chiascio, nel tratto di percorso verde tra Assisi ela frazione bastiola di Costano.
Qui un tempo, soprattutto dal ponte di Bastiola  a quello di Santa Lucia, vivevano e si riproducevano tanti animali.Il miracolo, additato ad esempio in tutta la regione, ha portato la firma del “mitico” Astorre, un lungimirante pensionato di Bastia che si era dedicato, negli ultimi 15 anni, alla cura degli animali acquatici.Ai primi anni novanta, dopo una lunga carriera nelle assicurazioni, aveva deciso di dedicare tutto il tempo libero ad un progetto:ridare vita al nostro fiume, iniziando da una semplice operazione : accudire due germani  casualmente finitinel Chiascio.E’ stato l’avvio al ripopolamento e nel giro di alcuni anni il luogo è diventato la casa di un gran numero di animali : germani(censiti circa 400), gallinelle d’acqua, oche , anatre , cigni, garzette, nutrie, cicogne, martin pescatori ed aironi.Astorre era diventato il punto di riferimento del Chiascio. A lui si rivolgevano i visitatori doenicali per conoscere la vita e le curiosità di quell’angolo di “paradiso”, a lui facevano riferimento le scolaresche per le visite guidate, per le ricerche.L’amministrazione comunale aveva inserito il percorso verde attrezzature, punti di sosta e passerelle era diventato frequentatissimo.Poi Astorre lo scorso anno ci ha lasciato.Quel “sogno”, durato 15 anni , si è frantumato.Oggi gli animali, nel tratto bastiolo del Chiascio, non ci sono quasi più:fuggiti, scomparsi, catturati.Vivono ancora alcune oche e di germani se ne avvistano di tanto in tanto.Il miracolo della riproduzione è terminato.Di conseguenza – e questo deve porre in allarme l’assessore all’ambiente- il percorso verde e meno frequentato.L a provincia ha realizzato una digressione del corso d’acqua lungo l’ansa principale ,con un’isoletta al centro, allo scopo di valorizzare l’oasi.L’assessore Francesco Fratellini assicura:<< Ci stiamo attivando per individuare interventi di rilancio del percorso verde e quindi anche del ripopolamento>>.di ADRIANO CIOCI

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