Verso il voto Resta alta la tensione nel centrosinistra, mentre Idv, Sel e Prc convergono
ASSISI – (fla.pag.) Il colpo di teatro del Pd di Assisi sul nome di Flavio Lotti ha spiazzato i “piccoli” del centrosinistra, anche perché – secondo fonti democratiche – il nome avrebbe già l’avallo dei vertici perugini di Idv, Sel e Prc. Ieri sera i tre partiti succitati, che assieme a Mongolfiera e Socialisti sono favorevoli alle primarie (ma il Pd chiede che Lotti sia il candidato di tutta la coalizione senza passare per le consultazioni), si sono riuniti per discutere il futuro della coalizione e della candidatura di Carlo Cianetti; massimo riserbo sull’esito dell’incontro, ma informalmente è emerso che tutti, pur riconoscendo la qualità del nome di Lotti, sono poco convinti dal suo scarso legame con il territorio di Assisi e la conoscenza dei problemi. Una mancanza che il coordinatore della Tavola della Pace potrebbe risolvere grazie alla “squadra” di candidati locali, con una lista che dovrebbe essere capitanata (si dice) da Claudia Travicelli. Per ora, l’unico commento ufficiale alla proposta di candidatura di Lotti è quello di Cianetti, che pur riconoscendo “il suo prestigio” chiede a Lotti di sottoporsi alle primarie: “Insieme – l’appello di Cianetti – possiamo dare vita a una di quelle feste della democrazia che lui conosce bene: d’altronde cos’è la marcia della Pace se non un festante corteo di persone che rivendica pace, rispetto dei diritti e un futuro migliore? Chi vincesse le primarie sarebbe il candidato-sindaco e l’altro darebbe la propria collaborazione per vincere una battaglia difficile, ma non impossibile”. In casa del centrodestra, invece, è attesa ad ore la nomina del vicesindaco: il più quotato è Antonio Lunghi dell’Udc, che in caso da Roma arrivi l’input ufficiale sul terzo polo, potrebbe costruire una lista civica con i centristi favorevoli all’accordo con il Pdl. Ma la politica continua ad essere un fronte caldo: il tam tam di palazzo delle ultime ore dà per certo l’addio (più o meno spontaneo) dell’assessore Maria Aristei Belardoni con il sindaco che – oltre a procedere ad un rimpasto delle varie deleghe (l’Udc ne avrebbe chiesta una specifica sui giovani e il lavoro) – avrebbe così un posto libero in più in giunta. Lo occuperà Luigi Marini, magari prendendo la delega alle frazioni e alle zone di montagna? Il consigliere del Pd – cui il tema della montagna è caro – smentisce, ma conferma anche il malumore di parte dei democratici sul nome di Lotti: “Sarò tra i primi – spiega – a stendere il tappeto rosso che lo riporterà a Perugia”.
Corriere-2011-01-25-pag22
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