ASSISI – La Cgil Umbria lancia l’allarme sulla situazione occupazione all’interno del Centro Studi sul Turismo di Assisi. “Al momento, una parte del personale è in cassa integrazione a zero ore dall’inizio dell’anno. La restante parte – sottolinea la Cgil – pur assicurando la continuità delle gestione operativa, ha ugualmente fatto e sta ancora facendo periodi di cassaintegrazione straordinaria per cercare di far quadrare il bilancio e consentire ai soci di impostare le strategie di rilancio”. Secondo il sindacato “entro la fine di quest’anno saranno prese decisioni importanti, come la riduzione dell’organico, sempre che non si arrivi allo scioglimento dell’associazione stessa”. Per la Cgil inoltre “non è possibile sentire ripetere che il turismo è l’attività economica su cui si dovrebbe puntare di più e poi abbandonare al suo destino un primario centro di ricerca e formazione che ha, tra l’altro, il merito di aver contribuito a fondare, insieme a pochi altri, il pensiero scientifico sul turismo in Italia”. Per questo motivo “le Rsu, i sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl chiedono pertanto ai soggetti istituzionali di questa regione di istituire un tavolo tecnico di confronto per garantire una prospettiva di rilancio attraverso la messa a valore delle competenze che il Centro – conclude il comunicato – ha acquisito in questi 25 anni di esperienza nella ricerca, consulenza e formazione su tutti i principali aspetti del fenomeno turistico”.
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