Falliti i piani di recupero: allarme spopolamento
BASTIA — Il centro storico, ormai in gran parte disabitato, è un luogo che, da troppi anni, non riesce a riconquistare una situazione di normalità. Vivono per quanto possibile le vie della vecchia circonvallazione e la centrale piazza Mazzini con negozi e abitazioni, ma i vicoli continuano a sopravvivere con disagi sempre più evidenti. A soffrirne in modo particolare è la parte più antica dell’«Insula» intorno a via del Teatro e a Piazza Umberto I, sempre più abbandonata. Alcuni edifici sono stati recuperati per la lodevole iniziativa di qualche privato, ma la situazione nel complesso è di marginalizzazione, nonostante questa sia la parte più vicina alla residenza municipale, sede della giunta del consiglio e degli uffici comunali. Il problema dei piccioni, anche se non drammatico come qualche anno fa, continua ad essere un problema per l’igiene urbana. Il nodo, oltre alla questione della pulizia e della manutenzione, è quello della sicurezza. Giovani e giovanissimi scelgono i vicoli per drogarsi nei locali in stato di abbandono. Scarsi se non inesistenti i controlli. Il sistema di videosorveglianza, infatti, è limitato a piazza Mazzini e alla zona di piazza Togliatti, ma l’intera area dei vicoli è lasciata a sé stessa. I piani di recupero per gli interventi post-terremoto non hanno inciso sulla qualità di vita sociale in questa area che, invece, dovrebbe avere interesse per tutta la città. Anche la cancellazione da parte del Comune della rassegna Bastia-Estate, che negli anni scorsi aveva animato le serate di luglio, contribuisce al degrado complessivo. La giunta Lombardi non è riuscita a porre come prioritario il recupero del centro storico.
M.S.
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