L’INCHIESTA
È ancora a rischio vita il 29enne di Bastia Umbra che con la sua moto si è schiantato contro un’auto sabato pomeriggio lungo la Trasimeno Ovest. La prognosi è ancora riservata, e il giovane è intubato. Le sue condizioni sono stabili e viene costantemente monitorato, ma è in coma, ricoverato nel reparto di Rianimazione del Santa Maria della misericordia, a lottare tra la vita e la morte per le gravissime lesioni riportate nell’incidente. Lesioni per cui ora è indagato il 25enne alla guida dell’auto: un’iscrizione da prassi, anche per consentirgli di difendersi dalle contestazioni, con due famiglie e due comunità che sperano non si aggravino le condizioni del motociclista, di origini moldave ma da anni residente in Umbria. Alla polizia locale di Perugia sono stati delegati gli accertamenti sulle modalità e la dinamica dell’incidente, che ha coinvolto anche altre due vetture, colpite nella carambola impazzita dell’auto, che si è girata su se stessa prima di fermarsi sul bordo della strada e dopo quello che – dai segni sull’asfalto – appare come un lungo tentativo di frenata. Il 25enne, rimasto lievemente ferito come gli altri due conducenti, è apparso palesemente sotto choc ai primi soccorritori e gli accertamenti sul suo stato psicofisico hanno dato esito negativo. Ma ora saranno i rilievi, insieme alle testimonianze, a chiarire cosa sia successo su quel drittone tra Ferro di Cavallo e Olmo, che da Perugia porta a Corciano. Con due elementi al vaglio: la velocità dei due mezzi e la corretta indicazione della svolta, per comprendere con certezza le responsabilità di entrambi nel violento schianto. Raccontato come una scena da film da chi, suo malgrado, si è trovato sabato lungo la Trasimeno Ovest. Quando la moto e la macchina si sono scontrate all’altezza dell’area esterna di un bar. «Una scena pazzesca – racconta un quarantenne che si trovava all’interno del parcheggio -. Ho visto l’auto girare su se stessa e finire addosso ad altre vetture, mentre la moto dopo essere schizzata via è rimasta completamente distrutta. Addirittura il serbatoio si è staccato e quel ragazzo non si muoveva. È diventato improvvisamente cianotico e poi bianco. Ma era ancora vivo quando è salito in ambulanza». L’impatto è stato così violento che il casco del 29enne si è addirittura spaccato: «Era pieno di sangue», hanno ribadito i testimoni. Ed è rimasto a terra in stato di incoscienza fino all’arrivo dei sanitari del 118 e al trasporto con la massima urgenza in ospedale. Dove, appunto, la prognosi per lui non è ancora stata sciolta e i medici sono impegnati in ogni modo a salvargli la vita. Per rispondere alle preghiere della famiglia, di una madre e una sorella, che vogliono solo rivederlo in piedi, sano e salvo.
Egle Priolo
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