C’è Brevi alla guida della “Nazionale” della serie D

TOP 11- Bravi anche Nori e De Santis della Voluntas. Tris per il Trestina con Alessio Ceccagnoli, Salis e Polito
di Gianluca Zinci
PERUGIA – Non trova la vittoria lo Spoleto,ma la squadra diBrevi, dopo aver messo paura al San Giovanni Valdarno,fa passare i brividi anche al Gavorrano.E’ una Voluntas che gioca bene, un calcio piacevole e frizzante e che purtroppo però finalizza poco.Non è arrivata ancora la vittoria in questo campionato, ma nella Città del Festival c’è fiducia per un gruppo giovane che in fondo ha sfigurato solo a Massa.Bene ancora una volta Nori,il pendolino che Brevi aveva avuto a Spoleto, uno che corre, che fa su e giù pe r la fascia che anche domenica con le sue percussioni ha sovente, messo in difficoltà i quotati avversari del Gavorrano.In mezzo al campo fa un grande lavoro De Santis,uno che macina chilometri che col suo dinamismo può tornare utilissimo alla causa spoletino. Non basta al Foligno il solito ottimo super Biscarini.La prima della classe cade all’ultima curva contro la matricola San Donato.Un ko che non ci voleva,anche perché dopo il pari del Siena nell’anticipo del sabato,il Foligno avrebbe voluto allungare per mettere a punto una vera e propria fuga.Un punto che non è da buttrare per il Sansepolcro contro la Massese.Ottima la gara di Angiolucci e del solito Gorini metronomo, play maker e leader della squadra.

Il Bastia al sesto ko di fila,non basta un super Pagni.Il Flaminia prima va sotto,poi mette la freccia, evidenziando in maniera lampante,tutti i limiti, le pecche e gli errori del fanalino di cosa del campionato.Al triplice la contestazione forte, ma civile della tifoseria, che ha preso di mira da Lombardi a Milioto e soprattutto il presidente Bartolucci. Ora nella tana del Ponsacco,l’ultima chiamata per il tecnico, con l’ombra di Ze’ Maria ormai sempre più ingombrante.

Peccato per il Trestina alla quinta sconfitta di fila, dopo l’ottimo Salis a segno e l’infaticabile Ceccagnoli, non bastano ad evitare il ko e a far suonare, così come in casa Villabiagio, il campanello della crisi.