Blitz dei carabinieri: deve scontare 18 anni di carcere
GLI UOMINI della compagnia carabinieri di Assisi hanno arrestato un pericoloso latitante albanese.
L.G., 33 anni, è finito in cella nella notte tra giovedì e venerdì: i militari lo avevano rintracciato e gli stavano dietro già da un po’.
Sul suo capo pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale albanese di Lushnje nel 2006. L.G. dovrà scontare 18 anni di carcere nel suo paese d’origine in seguito a una condanna per reati relativi alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione.
IL BLITZ è scattato alle prime luci dell’alba di ieri, in un appartamento nel centro di Bastia Umbra. Dalle indagini, ai carabinieri risultava che l’uomo potesse soggiornare in Umbria. Che, insomma, avesse trovato gli appoggi necessari a coprire la sua latitanza.
Nel pomeriggio di giovedì i carabinieri della stazione di Basti Umbra avevano realizzato due interventi di ricerca del latitante in alcune palazzine del piccolo centro: un «movimento» che non era passato inosservato ai cittadini che avevano telefonato chiedendo informazioni. Tutto top-secret, ovviamente. Ma quegli interventi era «propedeutici» al blitz dell’altra notte, così come li definiscono gli stessi carabinieri.
GLI UOMINI della compagnia di Assisi sono intervenuti a colpo sicuro: sapevano che in quell’abitazione si trovava l’albanese. E, in effetti, così era. Lo hanno arrestato in esecuzione del mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti e lo hanno portato nel carcere di Capanne.
Ora per L.G. si avvia l’iter che porterà («in breve», assicurano i carabinieri) al suo rimpatrio, così come prevede la disciplina che regola l’estradizione per esigenze di giustizia.
Ann.A.
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