I carabinieri di Petrignano e del capoluogo arrestano un albanese e un ungherese
ASSISI — Era stato convocato in caserma dai carabinieri della Stazione di Petrignano, che svolgevano indagini sulla sua attività e, più in generale, sul lavoro «nero». L’uomo, un albanese 40enne, titolare di un’impresa edile e residente a Bastia, di fronte alle argomentazioni dei militari ha dato in escandescenze: una reazione esagerata, che ha fatto perdipiù scattare le manette ai suoi polsi con le accuse di resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Il magistrato di turno alla Procura di Perugia, Roberto Rossi, ha disposto per l’extracomunitario la custodia cautelere in carcere. Gli stessi militari di Petrignano, nel quadro delle indagini sull’impiego di manodopera clandestina e sottopagata, hanno denunciato due cittadini rumeni: immigrati irregolari, per i quali è stata avviata la procedura di espulsione.
Straniero, falsificatore e per giunta con la faccia di bronzo, questa volta ad Assisi. Già, perché S.B, di 34 anni, ungherese, non ha esitato a tornare in un negozio dove già aveva colpito, qualche giorno prima, pagando con carte di credito clonate. Ma stavolta i titolari, già «scottati» per l’incasso non andato a buon fine, hanno chiamato i Carabinieri della Compagnia di Assisi, che hanno arrestato l’uomo. Lo hanno trovato in possesso di due carte di credito fasulle, ed indagini sono in corso per accertare soprattutto la provenienza delle carte di credito. S.B. aveva preso di mira un negozio di elettrodomestici di Bastia, dove aveva tentato di acquistare una videocamera digitale. Dopo averla vista, è andato a pagare utilizzando appunto la «moneta elettronica», facendo però tornare alla mente ai titolari il fatto che l’uomo qualche giorno prima aveva acquistato materiale elettronico con carte di credito che in seguito sono risultate clonate.
FALSO ALLARME — I Carabinieri di Assisi sono intervenuti ieri all’Alberghiero per un allarme-bomba, risultato falso.
Maurizio Baglioni
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