Bastia Umbra, sotto processo anche per aver tamponato il rivale e denunciato una finta aggressione
BASTIA UMBRA – Da amici e colleghi a rivali. È la storia di due autotrasportatori che si sono ritrovati davanti al giudice per l’udienza preliminare, uno come vittima, l’altro come imputato di lesioni, minacce e ingiurie.
La vicenda inizia con un parcheggio per camion “rubato” da uno dei due all’altro. L’autotrasportatore che non trovava dove parcheggiare il mezzo si sarebbe trattato di una vero e proprio affronto. E avrebbe trovato come unico modo per risolvere la questione quello di armarsi di un tubo di gomma rigida per aggredire il rivale.Con quell’arma avrebbe aggredito e mandato all’ospedale il collega di lavoro. Frattura del braccio e contusioni alla testa, per un periodo di convalescenza di oltre 45 giorni. La vicenda non è finita solo con l’aggressione. Un giorno, infatti, l’imputato avrebbe incontrato il rivale per strada.
Il primo alla guida del camion, il secondo con la sua autovettura. E come nel film “Duel” avrebbe iniziato a seguirlo, sempre più vicino, fino a tamponarlo. La piccola utilitaria colpita dal pesante mezzo riportava danni ingenti a finiva fuori strada. Colpo di frusta e contusioni varie per il conducente. Non soddisfatto di quanto combinato, infine, l’imputato sarebbe andato dai carabinieri a denunciare che il collega lo aveva ingiuriato e minacciato in più occasioni.
AI termine delle indagini gli investigatori appuravano che la denuncia era falsa e, quindi, scatta-va anche l’accusa di calunnia. Denuncia che andava ad aggiungersi a quelle di lesioni personali gravissime, danneggiamento e ingiurie. Tutte accuse che dovranno essere valutate dal giudice per l’udienza preliminare.
U. M.

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