Le due Parti hanno consegnato al sindaco i nominativi graditi per il ruolo di presidente dell’Ente
Manca un accordo tra de Sopra e de Sotto, toccherà a Ricci sciogliere il nodo
di MATTEO BORRELLI
ASSISI – Cresce l’attesa per la nomina del magistrato-presidente dell’ Ente Calendimaggio,dopo che, dall’incontro tra il sindaco Ricci e i priori maggiori delle due Parti, avvenuta martedì pomeriggio, è uscita ancora una fumata nera. Le modifiche del 2007 allo statuto dell’Ente Calendimaggio assegnano al sindaco della città il compito di decidere e nominare il magistrato-presidente. Tra i molteplici impegni che la carica prevede, il compito più delicato è la scelta della Giuria che decreterà l’assegnazione della vittoria.Proprio per il ruolo che è chiamata a svolgere la Giuria non metterà mai d’accordo le Parti: la formazione del collegio giudicante sarà sempre valida e in gamba per chi vince, e sbagliata e incompetente per chi perde.Di conseguenza la responsabilità ricadrà, in entrambi i casi,sul presidente. Per questa ragione quasi ogni anno, prima della riforma dello statuto, il presidente in carica veniva sfiduciato dalla Parte perdente, e visto che la sfiducia prevedeva la sostituzione,era compito delle Parti riattivare la procedura di una nuova nomina che impegnava energie, sfociava in conflitti e disaccordi e allungava i margini di tempo necessari alla preparazione della festa, come per esempio nel 1996, anno in cui le Parti trovarono un accordo sulla nomina solo tre mesi prima della festa. Cosi dal 2007, a svolgere l’arduo compito di nominare il presidente è stato designato il primo cittadino. Decisione maturata dai consigli delle Parti riunite con cinquantanove voti a favore e uno contrario. Il sindaco,è stato stabilito da allora, nomina il presidente e solo lui è demandato a sfiduciarlo: questo garantisce la stabilità necessaria all’Ente per portare a termine il mandato triennale e gli obbiettivi fissati. Se la giuria, per chi perde è incompetente e la colpa è del presidente, va da sè, di rimbalzo, che in cima alla piramide delle responsabilità adesso c’è il primo cittadino. Così nelle scorse settimane il sindaco ha chiesto alle Parti di elaborare insieme un ventaglio di candidati che fossero condivisi, e su cui poter operare una scelta. Sono tre i nomi usciti dalle riunioni tra priori e gran cancellari delle Parti e consegnati Ricci, ma fonti non ufficiali vicine ai due schieramenti smentirebbero ogni condivisione. Sembra infatti che dei tre nomi uno piaccia esclusivamente a Sotto, uno solo a Sopra e che il terzo incontrerebbe maggiormente il favore di una parte.Sulla questione entrambi i priori, non ammettendo né smentendo posizioni divergenti,si sono detti favorevoli anche nel caso che la scelta ricada sul candidato proposto dalla Parte avversaria. Quale che sia il nome del candidato, il sindaco si esprimerà a breve. E come tutte le cose di Calendimaggio, senza tema di smentita, anche la nomina sarà accolta con entusiasmo da una Parte e come pretesto per la prossima polemica, dall’altra.
Qualunque sarà la Parte e la polemica.
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