ASSISI NUOVA COLLOCAZIONE IN PIAZZA DEL COMUNE Il direttivo dell’organismo: ‘Di sera è vietato l’accesso’ — ASSISI — NON TORNANO i conti riguardo alla nuova collocazione, sotto lo stesso tetto, del comando stazione dei carabinieri di Assisi e dell’ente Calendimaggio, ubicati nei locali dello storico palazzo del Capitano del Popolo, in piazza del Comune(nella foto). La presenza del presidio militare, con le relative misure restrittive che comporta, sta creando dei disagi al vicino di stanza; così a far sentire la sua voce è il direttivo dell’organismo che sovrintende il Calendimaggio che, avuta la nuova sede, si trova ora a fare i conti con una situazione imprevista che rende non utilizzabile al meglio la struttura. «IL CONSIGLIO direttivo dell’ente Calendimaggio vuole sensibilizzare l’opinione pubblica assisana e, in generale, tutti gli affezionati alla festa, sulla questione relativa alla nuova sede di piazza del Comune — sottolineano i responsabili —. I locali, assegnati al Calendimaggio dal Comune presso il palazzo del Capitano del Popolo, sono utilizzabili soltanto in orario pomeridiano a causa della presenza nello stesso palazzo del presidio del comando dei carabinieri. Dopo le ore 20, infatti, l’intero piano dove sono situati i locali assegnati all’ente diventa zona militarizzata e pertanto interessata dal totale divieto di accesso da parte di estranei». UNA SCELTA voluta dall’amministrazione comunale che ha messo a disposizione lo storico edificio e i locali e che ora si trova a fare i conti con una situazione che viene definita fortemente penalizzante per l’attività dell’ente che tradizionalmente, così come accade per tutte le associazioni su base volontaria, si riunisce in orario serale, soluzione di fatto non percorribile alla luce delle limitazioni nell’accesso al palazzo. «LA SITUAZIONE risulta paradossale — spiegano ancora i responsabili dell’ente — se si considera che, se da un lato l’amministrazione municipale ha spinto per valorizzare la festa e candidare il Calendimaggio a patrimonio immateriale dell’Unesco, dall’altro non riesce a garantire un’adeguata sistemazione all’organismo che sovrintende la manifestazione che, dopo aver atteso anni per ottenere una sede degna di tale nome, si ritrova con un nulla di fatto».DA QUI la richiesta, da parte dell’ente Calendimaggio che, in tempi rapidi, venga trovata una soluzione all’insegna del buonsenso che possa conciliare, in maniera efficace, le legittime esigenze di sicurezza dei cittadini del centro storico con l’effettiva possibilità di svolgere la propria attività istituzionale.
Maurizio Baglioni

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