Voglio manifestare la mia vicinanza umana e politica al sindaco di Assisi Claudio Ricci e a tutti i membri della giunta comunale. Gli attacchi che sta subendo Ricci sul piano personale e politico riguardo le cosiddette quote rosa sono strumentali e pretestuosi. Nel comporre la giunta il sindaco della città serafica ha usato i giusti criteri: preferenze ottenute, esperienza, fiducia personale e competenza. E’ andato incontro al volere dei cittadini che hanno voluto scegliere direttamente attraverso il loro voto di preferenza coloro i quali li devono amministrare.

Le accuse di maschilismo rivoltegli sono fuori dal mondo, poiché in politica non esistono donne o uomini ma semplicemente persone che governano un territorio. L’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Assisi Patrizia Buini, risultata la più votata della lista civica Ricci Sindaco, ha declinato per motivi personali il posto di assessore offerto e nella macchina comunale assisana inoltre molte donne sono ai vertici decisionali.

La miglior risposta che il comune di Assisi ha dato a queste polemiche di basso rango è semplice: nessun aumento di tasse e tariffe per i cittadini, nonostante tantissimi comuni umbri siano alle prese con aumenti dell’addizionale Irpef, aumenti della tassa sui rifiuti e alte aliquote per l’Imu.

L’interrogazione parlamentare proposta da alcune deputate del PD e del FLI (partiti che ormai fanno coppia fissa), gli articoli apparsi sul Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera e le polemiche della minoranza consiliare e di alcune associazioni del territorio sono la chiara manifestazione del fatto che, per opporsi in qualche modo al buon governo comunale del PDL, si è costretti ad intervenire in maniera strumentale e pretestuosa.

Riguardo alcune persone che si vorrebbero autoproclamare assessori quasi per diritto divino, ricordo che la scelta di questi ultimi è rimessa totalmente al sindaco e che le preferenze ottenute nella propria lista d’appartenenza sono una garanzia di democrazia e di una vicinanza forte e reale con i cittadini. Il criterio delle preferenze dovrebbe essere la bussola di orientamento per tutti i sindaci che si accingono a scegliere i propri collaboratori.

Jacopo Cairoli

Capogruppo PDL comune di Bastia Umbra

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