Il blitz dei carabinieri di Assisi, guidati dal capitano Pagliaro, in due circoli di Bastia e Santa Maria degli Angeli
Previsti montepremi fino a mille euro: cinque gli organizzatori ai vertici del “sistema”
ASSISI – Un lavoro d’investigazione curato nei minimi particolari quello degli uomini guidato dal capitano Andrea Pagliaro.
Un lavoro che ha dato i suoi frutti. I sospetti nascono intorno al profilo di un trentenne iraniano, sul quale i carabinieri hanno raccolto una serie di informazioni valide a stabilire che si potesse trattare di un croupier che esercitava l’attività del gioco d’azzardo in maniera illegale e per di più in locali pubblici.Ma i sospetti andavano verificati e le informazioni accertate dovevano essere suffragate da dei riscontri ben precisi.Proprio da questo scrupolo prende il via una intensa attività investigativa da parte dei carabinieri della compagnia di Assisi, volta a ricostruire i movimenti del sospettato, il suo giro di relazioni, le sue frequentazioni notturne e i luoghi nei quali operava. Controlli nei minimi particolari a base di appostamenti e pedinamenti: nulla è stato lasciato al caso o all’improvvisazione. E in questo modo le indagini portano diritte a due circoli privati, uno nel centro di Bastia e l’altro a Santa Maria degli Angeli. Ancora indagini, ancora informazioni e pedinamenti, fino al momento in cui i carabinieri capiscono che gli indizi raccolti sono sufficienti e decidono di agire.A questo punto scatta la maxi-operazione perché i militari hanno tutti gli elementi per intuire che possono trovarsi catapultati all’interno di bische abusive, nelle quali “beccare”in flagrante numerose persone.a preparazione del caso, le dovute precauzioni e l’intervento.
Attorno ai tavoli verdi tante e diverse persone: giovani, anziani,imprenditori, disoccupati e signore. Nel bel mezzo di un torneo di Texas Hold’em gli uomini del capitano Pagliaro fanno irruzione e tutti i presenti rimangono di sasso: nessuno si aspettava un’azione del genere.Sembra la scena di un film western e invece è la realtà: sui tavoli un mare di fiches e carte,per il torneo ad esclusione diretta,con montepremi fino a mille euro. Scatta una vera e propria retata. Sono circa 50 le persone che dovranno rispondere dei reati di “esercizio o partecipazione a gioco d’azzardo con l’aggravante, per alcuni, di aver commesso il fatto in un pubblico esercizio”, spiegano i carabinieri. Cinque invece gli organizzatori delle due bische,individuati come i vertici di riferimento del “sistema”, tra i quali fa parte il cittadino iraniano tenuto sotto controllo dai carabinieri.Il “sistema” messo in piedi funzionava pressapoco in questo modo: veniva richiesta una quota minima di partecipazione (intorno alle 30 euro), si stilava l’elenco dei partecipanti e si dividevano le somme incassate in premi (dal 1° all’8°).L’assegnazione delle vincite avveniva secondo il criterio dell’eliminazione diretta vale a dire che il giocatore, una volta finite le fiches, doveva lasciare il tavolo in modo così da determinare la classifica in maniera inequivocabile. Ora su giochi e giocatori, è calato il sipario.
comments (0)
You must be logged in to post a comment.