Interrogazione del consigliere provinciale, dubbi sulla bontà del progetto. Si attende la data dell’ultima conferenza dei servizi
BASTIA – L’impianto di biogas di Costano finisce sotto il tiro del capogruppo in consiglio provinciale dei Socialisti, Enrico Bastioli che ha presentato un’interrogazione: «Ad ottobre 2011 è stata presentata al Comune di Bastia Umbra la dichiarazione di Procedura abilitativi semplificata da parte di Bastia Bioenergia società agricola per la realizzazione di un impianto a bio-gas nel territorio di Costano. Nel corso dell’iter amministrativo per la concessione delle autorizzazioni sono state sollevate dai cittadini e dalle forze politiche numerose obiezioni alla costruzione dell’impianto a biogas, ed è stata avviata una raccolta firme (489 firme raccolte) relative per una petizione popolare», scrive Bastioli.
«Il Comitato ha avviato una serie di iniziative di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sui pericoli legati alla costruzione dell’impianto che, a loro sire, comporta: l’occupazione di un’area di circa 300mila mq, individuata al ridosso del paese di Costano; la lavorazione di 15mila tonnellate di vegetali l’anno con conseguente stoccaggio di insilato dal quale si sprigiona un forte odore insopportabile – prosegue Bastioli -; lo spargimento nei terreni circostanti di azoto e fertilizzanti; l’aumento sostanziale del traffico di mezzi pesanti su strade non adeguate a sostenerlo».
I13 febbraio nel corso della terza conferenza dei servizi sono stati espressi pareri non favorevoli alla realizzazione dell’impianto da parte della sovrintendenza e della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria; parere né favorevole né contraria da parte dell’Arpa e la non chiara interpretazione da parte del Comune di Bastia Umbra di due articoli del regolamento della legge regionale in materia. A seguito di tale conferenza, la decisione finale è stata rimandata ad una quarta e conclusiva conferenza dei servizi che, ad oggi, è stata rinviata a data da destinarsi. Bastioli, per questo chiede dunque all’assessore competente di conoscere «la reale situazione dell’iter per la realizzazione dell’impianto a biogas a Costano; se, dai dati in possesso della Provincia, hanno fondamento le preoccupazioni espresse dal Comitato per la difesa dell’ambiente e quali sono stati gli atti adottati dalla Provincia di Perugia».

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