BASTIA UMBRA- Il bilancio preventivo approvato dalla maggioranza, esaminato nella seduta del 31 gennaio solo grazie al senso di responsabilità della minoranza, che ha garantito il numero legale, certifica l’incapacità della giunta a dare quell’impulso verso la qualità e l’efficienza sempre invocato (a parole) dal sindaco  che parla di asticelle da alzare. Sulla palese contraddizione tra le parole e i fatti, interviene Fabrizio Masci – capogruppo di Forza Italia-CDL- che spara a zero: “analizzando il bilancio emerge chiaramente la mancanza di strategie e di idee che possano dare quella svolta a Bastia più volte auspicata (non c’e’ quella esplosione tanto preannunciata) ma vi è un unico dato certo e chiaro: l’aumento delle tasse. I cittadini devono sapere che quanto promesso da Lombardi nel suo programma preelettorale, e, circostanza più grave, nelle linee programmatiche e nel programma del sindaco proposto dopo il suo insediamento, non e’ stato mantenuto. Il primo cittadino aveva promesso: riduzione addizionale Irpef, Ici, per lo meno alle categorie più deboli. Non ha mantenuto la parola, le sue promesse.. Nei fatti aumenta del 10% la tassa sulla nettezza urbana, già la più alta del comprensorio, che grava indiscriminatamente su tutte le famiglie;  aumenta il costo dei servizi a richiesta individuale che in  alcuni casi sono  raddoppiati. Una cosa importante da sapere è che l’inasprimento delle tariffe e delle tasse supera abbondantemente i mancati trasferimenti dovuti alla finanziaria dello stato, senza contare che le maggiori entrate provenienti dall’ICI pari a 155mila euro, sono state destinate alla spesa anziché all’abbassamento dell’aliquota. Un buon padre di famiglia, caratteristica che dovrebbe avere il sindaco, in situazioni contingenti elimina gli sprechi (leggasi per tutte euro 1.200.000,00 per aumentare di 80 cm una soffitta del vecchio comune!) e non aumenta le tasse”.  Dall’analisi del bilancio traspare la volontà di non procedere all’individuazione ed eliminazione degli sprechi che sicuramente sono presenti in tutte le amministrazioni. Questo mette in risalto la cultura di sinistra basata sulla necessità di aumentare la spesa pubblica, per gestire e mantenere il potere e allora non è possibile tagliare gli sprechi, eliminare quei carrozzoni inutili di cui è piena la nostra regione, anche a costo di aumentare i prelievi dalle tasche dei contribuenti. Questa è la differenza sostanziale tra due visioni opposte della politica, c’è chi riduce le tasse e  gli sprechi e chi le aumenta insieme alle spese inutili.


Francesco Fratellini
Coordinatore Comunale F.I.

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