Incredibile sconfitta interna con la Grifoponte – Solo rinviata la festa – promozione?
Bastia Umbra – SCONFITTA casalinga imprevedibile per le modalità con cui è arrivata e nel momento cruciale del campionato, in cui il Bastia a quattro turni dalla fine aveva 7 punti di vantaggio e per la sconfitta di ieri si sono ridotti a 4 (la Narnese ha vinto sul Campitello). Nulla di clamoroso, se l’idea di alcuni tra i quali il presidente Paolo Bartolucci non fosse condizionata dall’impressione che qualche giocatore (convinto della promozione in tasca) ha smesso di lottare. Il presidente arrabbiato quanto mai, è entrato nello spogliatoio, ha ammonito gli ‘sfaccendati’, e poi in auto con la moglie ha lasciato lo stadio. Questo l’epilogo della partita a soli 3 giorni dal derby con l’Angelana che si giocherà mercoledì a Santa Maria degli Angeli. Questa la cronaca. La Grifo subito in avanti con Bevilacqua fermato nell’area bastiola. Al 2’ fuga solitaria di Federici che impegna Tajolini in una respinta corta sulla quale si avventa Perna e insacca da due passi. La gara parte subito in salita per il Bastia che al 7’ centra il pareggio: Pica sulla sinistra supera un difensore e crossa al centro dove Borrelli è pronto a girare a rete. Al 15’ Bevilacqua su punizione impegna Tajolini in una parata in tuffo. I locali sembrano rinfrancati e al 24’ Battistelli servito in area da Borrelli con un pallonetto impegna Formica. Nella ripresa il Bastia sembra voler fare sul serio e al 5’ Borrelli sulla linea ribadisce a rete una felice conclusione di Battistelli. Dopo la rete i locali, però tirano i remi in barca e lasciano l’iniziativa agli avversari. Già al 29’ Bevilacqua si presenta solo in area davanti a Tajolini che riesce a bloccare la conclusione a rete. Due minuti dopo è Tomassini ad avere l’occasione di portare a tre le reti del Bastia, ma conclude fuori. Al 39’ il pareggio con una conclusione dalla distanza di Antonelli deviata da Oresti che inganna il portiere. Nel recupero si gioca ad una porta solo con il Bastia in affanno; Bevilacqua penetra e conclude con un pallonetto imprendibile per Tajolini.
Massimo Stangoni
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