Nello stesso sito in cui era stato recuperato un ordigno tre settimane fa


I pericolosi reperti saranno fatti brillare martedì


Elio C. Bertoldi


PERUGIA – Nove bombe d’aereo (da 5 a 50 chili), trecento proiettili di vario calibro, venti razzi di segnalazioni, quattro bossoli da 20 millimetri. Non è l’elenco della santabarbara di una nave o di una fortezza, ma quello che è stato rinvenuto a Bastiola di Bastia Umbra, sullo stesso terreno nel quale, all’inizio di ottobre, era stata rinvenuta una bomba d’aereo poi fatta brillare.
Il ritrovamento è avvenuto sulla scorta di una bonifica decisa al termine di uno scrupoloso sopralluogo disposto dal prefetto facente funzione Diego Vanella e dal viceprefetto Maria Luisa D’Alessandro. Sul posto era stato inviato il “disaster manager” della prefettura Ivo Fucelli che, insieme agli artificeri del X° reparto infrastrutture di Napoli aveva avuto il sospetto, dalla “lettura” di tutta una serie di indizi, che nei sito – dove si stava scavando per le fondamenta di una abitazione civile – ci potessero essere altri ordigni. In effetti, vicino alla bomba inesplosa, era stata trovata una carlinga di aereo ed altro materiale, Non solo. I racconti dei vecchi bastioli dicevano che in quel sito, durante la guerra, si erano insediati prima i soldati dell’Esercito tedesco che avevano trasformato le vecchie fornaci in una sorta di magazzino militare e poi gli stessi alleati.
Per questo motivo, mentre la prima bomba era stata prelevata e fatta brillare, si era deciso per una doverosa prudenza, di far sospendere i lavori di costruzione e di sterro e si erano chiamati gli artificieri, dotati di aeguata attrezzatura (sofisticati metal detector), per effettuare una bonifica della zona. I “sospetti” sono stati confermati dal ritrovamento degli ordigni. La prudenza della prefettura e degli artificieri ha evitato che, malauguratamente, il braccio di una gru o la vanga di un manovale potesse urtare contro una bomba, con chissà quali terribili effetti…
Ovviamente soddisfatto anche il proprietario del terreno, che in tempi tutto sommato brevi, si è liberato di così scomodi e pericolosi “vicini” e, anche (il che non guasta) senza onere di spesa. Ed ancora con la massima collaborazione tra la prefettura e il Comune di Bastia. Le bombe recuperate e ora poste sotto controllo dell’Arma dei carabinieri saranno fatte brillare martedì prossimo 14 novembre.

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