VIABILITÀ

Viabilità e percorsi ciclopedonali al centro del dibattito cittadino. L’amministrazione comunale ha incaricato il settore competente
a disporre il divieto permanente di transito a tutti i mezzi a
motore, nel tratto di strada che conduce alla passerella di XXV
aprile, compreso tra l’incrocio con via del Mec e l’incrocio con
via Ignazio Silone (ex rivierasca), rendendola esclusivamente
pedonale e ciclabile. La Lega al riguardo, nel corso dell’ultima
seduta del consiglio comunale avvenuta in videoconferenza, ha
presentato una mozione poi ritirata. La ripresenterà in occasione
del prossimo consiglio comunale, dopo aver apportato le modifiche
chieste dalla maggioranza. Distante dalla Lega la posizione del partito democratico secondo cui, partendo dalla necessità di mettere in sinergia l’esistente con nuove soluzioni, occorre realizzare alcune migliorie
e si può ottenere un complesso sistema di mobilità alternativa per i collegamenti ciclo-pedonali tra i quartieri ed il centro cittadino. L’obiettivo è quello di garantire ad ogni singolo cittadino la possibilità di muoversi da e
per il centro della città in bici o a piedi in sicurezza, efficienza e sostenibilità: «In tal senso – viene spiegato – si è ritenuto doveroso ampliare la prospettiva proposta nel recente consiglio comunale e coinvolgere non solo il quartiere di XXV Aprile, ma anche Santa Lucia, Bastiola, Madonna di
Campagna, Tribbio e Cipresso. Per garantire questo va creato un sistema di percorsi ciclo pedonali continui e collegati tra loro mediante nuove piste ciclabili e passerelle di attraversamento sul Chiascio. Bastia con i suoi 27
chilometri quadrati di estensione, gode di un territorio completamente
pianeggiante in cui si innestano due autostrade naturali rappresentate dal fiume Chiascio e dal torrente Tescio. Con una politica pianificatoria – conclude il Pd – che tenga sempre più conto delle esigenze di sviluppo
di una mobilità dolce, Bastia, anche per le sue caratteristiche morfologiche e per la sua alta densità abitativa, può ambire a diventare una delle capitali italiane della ciclo-mobilità».
Ma. Ca.

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