NON PUÒ considerarsi una situazione imprevista quella rappresentata dal pericolo della zanzara tigre che, ormai da qualche anno, colpisce anche i comuni umbri. Interventi d’urgenza, a questo punto più per contenere che non per prevenire il fenomeno tipico della stagione estiva, sono stati richiesti al sindaco dall’associazione ‘Amici del Chiascio’, sollecitata ad intervenire da alcuni cittadini che lamentano l’invasione di zanzare. In una nota, a firma della presidente dell’associazione Maria Rita Ascani, si chiede all’amministrazione comunale di rendere pubblico, se esiste, il piano di interventi per affrontare il problema dell’invasione di zanzara Tigre. Non sarebbero stati rilevati, ricordano gli amici del Chiascio, interventi di disinfestazione nella zona urbana della città e in particolare in via Irlanda, Siria, Gramsci, Pascoli e Vietnam. Una ragione in più per sollecitare il sindaco ad un intervento immediato e mirato.
«Sappiamo perfettamente — conclude l’Ascani — che il clima di questa estate è stato particolarmente favorevole allo sviluppo di tale zanzara ma, proprio per questo, oggi diventa assolutamente inderogabile procedere con attività di disinfestazione immediate».
La prima disinfestazione andava fatta, in modo preventivo, in primavera, prima della deposizione delle uova. Ma in quel frangente vi erano altri interessi, come l’inutile rifacimento notturno di Via Roma. Sembra sciocco, ma i problemi per la popolazione nascono anche da queste cose che a qualche politico passato sono forse sembrate ridicole. Non è così, anche una puntura di zanzara può essere per molti un promemoria di cui farne tesoro ogni cinque anni.