Dopo le perplessità sul «disegno» di matrice comunale ecco l’idea alternativa


ALCUNE perplessità, lo scorso novembre, aveva suscitato l’ipotesi progettuale per il recupero della centrale piazza Buozzi di Ospedalicchio, a cura dell’architetto Monia Giacanella Bugiantella, su incarico del Comune. Un gruppo di residenti, guidato dal dottor Palmiro Paparelli, si è messo al lavoro e la settimana scorsa ha illustrato uno studio storico con proposta progettuale, alla presenza del sindaco Lombardi (nella foto) e dell’assessore Marchi. Per un progetto valido, ha spiegato Paparelli, “unico elemento di riferimento deve essere costituito dalla storia del paese e quindi della piazza”. Vuole essere un contributo all’impegno dell’amministrazione comunale nel recupero delle testimonianze storiche del territorio. “Rivendichiamo — ha sottolineato Paparelli — il diritto ai residenti di esaminare compiutamente ogni ipotesi che consenta di conseguire risultati consoni all’importanza che richiede il particolare contesto”. Fondamentale nella storia di Ospedalicchio e del suo sviluppo nei secoli, l’antica via Ghisleria che dalla piazza della frazione si snoda verso Assisi. Le ricerche storiche sono state curate dalla professoressa Anna Galletti, mentre il progetto è stato illustrato dall’architetto Claudia Lucia. Gli elementi da valorizzare sono il pozzo centrale che va restaurato e reso visibile con un’illuminazione interna. Da salvare l’alberatura. Quindi, una pavimentazione con l’utilizzo di pietra arenaria grigia, il travertino (già utilizzato per il portale del Castello), il mattone per il pozzo e la pietra di Santa Fiora per la pavimentazione centrale e del sagrato della chiesa. Il parcheggio va mantenuto ma limitato, per dare spazio a delle ‘sedute’ che consentano di accomodarsi sotto i tigli.
m.s.

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