menichiniL’attaccante è arrivato a quota 200 gol: “E non ho intenzione di fermarmi adesso, ne voglio il più possibile per la salvezza”

L’ex: “Non ho gioie particolari da portarmi dietro, se segno esulto perché è giusto”

Arriva la capolista “Marchiamo bene Mancini”

BASTIA -Arriva al Comunale di Bastia Umbra la capolista Trestina, che ha l’obiettivo di non fermarsi e continuare a tappe forzate, per riprendersi la serie D. Partita tradizionalmente calda, sia sugli spalti sia in campo, e che il Bastia dovrà sfruttare per invertire il trend negativo delle ultime giornate (due pareggi e la sconfitta nel derby, in casa con l’Angelana). Incontro delicato, come ricorda anche un ex del Trestina (5 golin 16 partite nel 2012), oggi bomber del Bastia, Mattia Menichini. “Purtroppo Trestina è stato un episodio infelice per la mia carriera – dice l’attaccante trentaquattrenne, che spiega – sono stato lì solo 4 mesi, complicati da un infortunio che mi ha fatto vedere poco il campo; ricordo uno spogliatoio di bravi ragazzi, con i quali mi trovavo bene,ma non ho gioie particolari che mi porto dietro”. Una parentesi negativa dunque per Menichini, che a maggior ragione ammette: “se segno esulto, come ho fatto all’andata. Personalmente ritengo sia una cosa stupida non esultare per un gol, a meno che tu non sia particolarmente legato ad una squadra perché hai giocato con quella maglia tanti anni, ma altrimenti devi esultare, specie un attaccante”. E se lo dice lui, che di gol ne ha fatti 200… “Sì, 200 gol è un bel traguardo, e non mi voglio di certo fermare ora. Non ho un obiettivo numerico se non quello di farne il più possibile,intanto quest’anno, per salvare il Bastia. Purtroppo siamo ritornati in zone calde e pericolose con gli ultimi risultati e dobbiamo uscirne al più presto” Tante reti realizzate,la metà tra serie C e D, molte più di un Kevin Lasagna, che è andato a segnare a San Siro. “Nel calcio ci vuole anche fortuna, ma non ho rimpianti e sono felice così. Ho vissuto bellissime esperienze e mi sono tolto grandi soddisfazioni; quando poi sono passato dalla Dal Cittadella in C1, ho subito un infortunio per il quale ho rischiato di smettere di giocare. Per fortuna, invece, sono riuscito fino ad ora, da quando ero ragazzo, a fare nella vita quello che mi piace di più: giocare a calcio. Perciò davvero non ho rimpianti”. E pensando al Trestina, Menichini tiene d’occhio il collega Mancini. “Il più pericoloso è senz’altro lui, fa sempre gol e vamarcato stretto, dovremo stare particolarmente attenti. Anche Ceccagnoli e Morbidoni sono molto forti, sono giocatori che possono fare la differenza, sarà una bella partita”. E sul pronostico, non dà adito alla scaramanzia. “Vinciamo noi, speriamo. Di sicuro abbiamo più bisogno di loro di questi 3 punti. Il Trestina rimane primo in classifica anche se perde, mentre noi dobbiamo uscire da una zona troppo pericolosa e vincere in casa, davanti ai nostri tifosi, è sempre importante!”Riflettori puntati sul Comunale, dunque, per un match delicato, un bivio che può condannare il Bastia alle zone basse, ma può anche risollevare gli uomini di Borrello, soprattutto nel morale. Il Trestina si affiderà a Mancini, per tenere le dirette concorrenti lontane dalla vetta e, magari, provare ad allungare. Ma occhio all’ ex…Menichini.

di Alberto Marino

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