Presentate mozioni e proposte leggi unitarie per contrastare la Giunta in maniera più concreta
BASTIA UMBRA – L’esperienza che sta sperimentando il consiglio comunale di Bastia Umbra, per certi versi, è l’opposto e allo stesso tempo molto originale rispetto quello che avviene ai piani alti della politica nazionale tra Governo e Parlamento. Se a Roma le opposizioni sono più o meno agguerrite contro la maggioranza governativa, non riescono però ad essere incisive andando più o meno ognuna per conto suo. A Bastia, invece, addirittura il Movimento 5 Stelle ha aderito ad una sorta di “consorzio politico” su temi concreti, finalizzato, pare, a costruire una opposizione costruttiva e, appunto efficace, per contrastare la maggioranza che amministra la città. Nell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto martedì scorso, 4 consiglieri comunali appartenenti ad altrettante “minoranze”, hanno messo in campo un’azione condivisa costituita. Certo, ancora nel firmare note congiunte non riescono a risparmiarsi di specificare che si elencano “in ordine alfabetico”, evidenziando difficoltà nell’apparire tutti insieme, ma questa originalità potrebbe avere delle ripercussioni chiare oltre che interessanti. Entriamo nel dettaglio. “Baratto amministrativo”, chiariscono Borgarelli (Pd), Carosati (Bastia per te), Renzini (Gruppo Misto) e Rosignoli (M5S) – è l’oggetto della mozione protocollata l’1 e il 2 ottobre dai consiglieri di opposizione Carosati e Rosignoli; “Cittadinanza attiva” è il titolo della mozione proposta dai capigruppo della maggioranza all’ultimo minuto, il 7 ottobre. È stato cambiato il nome ma la sostanza è pressoché identica. L’idea – spiegano i consiglieri – è sanare la propria morosità nel pagamento di tributi “barattandola” con opere a vantaggio della collettività (esempio: manutenzione di aree verdi). Ancora una volta, come purtroppo già accaduto in passato, la maggioranza, pur di non accogliere una mozione nata fuori dal proprio schieramento politico, porta in consiglio comunale una proposta praticamente uguale aggiungendo che da tempo l’assessore al bilancio aveva preso «in esame la possibilità di darne attuazione. Per rendere più forte la nostra protesta – hanno concluso i consiglieri di minoranza – abbiamo deciso di unire le nostre voci e utilizzare anche “silenziosamente” i minuti a nostra disposizione. I nostri gruppi consiliari hanno, da sempre, esercitato seriamente il mandato affidatoci dai cittadini e proprio in virtù di questo ogni qualvolta è possibile cerchiamo di contribuire fattivamente alle scelte di questa amministrazione. È evidente ed inconfutabile che l’amministrazione ha presentato una mozione simile alle altre per prendersi la paternità di ciò che è buono ed utile per la città ma che non è “farina del suo sacco”».
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