IL QUADRO
BASTIA UMBRA Sono tre i parametri che il nuovo sindaco Erigo Pecci seguirà nell’attribuzione degli incarichi: rappresentanza, preferenze e competenze. Tra giunta e presidenza del consiglio comunale tutte le liste che lo hanno sostenuto saranno rappresentate, compresi i socialisti che pure non hanno ottenuto eletti in consiglio comunale. Terrà conto inoltre delle preferenze e delle competenze dei componenti delle liste. I cinque assessori che andranno a comporre la giunta verranno ufficializzati entro i primi giorni della prossima settimana. I nomi più probabili sembrano essere quello di Ramona Furiani (Partito democratico), Paolo Ansideri (Progetto Bastia) e Marcello Rosignoli (Movimento 5 stelle). In base alle preferenze ottenute pure Stefano Lombardi (Uniti per Bastia) e Pablo Tombolesi (Verdi e Sinistra italiana) hanno buone chances di entrare in giunta. Aurora Tazza è il nome forte dei Socialisti. «Dopo la grande festa di lunedì – dice Pecci – voglio ringraziare coloro che hanno creduto in me, nel nostro grande gruppo ritenendo che un’altra Bastia fosse davvero possibile. Ora abbiamo l’importante compito di realizzarla, con un’azione amministrativa capace di rispondere alle esigenze e le necessità di tutta la città. Rappresenteremo Bastia nella sua interezza: chi ci ha sostenuto e ci ha permesso di conseguire questo grande risultato e chi non ha creduto in noi e nel nostro progetto. Dobbiamo creare una città di tutte e tutti, in cui nessuno si senta escluso. Solamente uniti riusciremo a fare il bene della nostra amata Bastia che ha bisogno di condivisione, ascolto, dialogo e partecipazione per superare quella polarizzazione politica e culturale che imbarbarisce i nostri tempi e di cui, purtroppo, la nostra città è rimasta vittima. Si apre una stagione nuova il cui focus principale sarà il benessere collettivo». Se Pecci festeggia, il centrodestra esce con le ossa rotte dal ballottaggio. L’accordo Lungarotti-Degli Esposti non ha sortito l’effetto sperato. Al primo turno la sindaca uscente aveva ottenuto il 38,06 per cento dei voti e Degli Esposti il 17,61. Sommandoli si arrivava al 55,67 per cento. Al secondo turno però Lungarotti si è fermata al 48,81. Con i partiti del centrodestra rappresentati in consiglio comunale soltanto da due esponenti di Fratelli d’Italia (Stefano Santoni e Francesca Sforna). «Durante questa campagna elettorale – dice Lungarotti -, abbiamo lavorato intensamente per unire le forze del centrodestra e presentare una visione comune e coerente. Nonostante la sconfitta, crediamo fermamente che i valori e le idee che abbiamo proposto continueranno a influenzare positivamente il dibattito politico e sociale, certi che un buon governo sia anche la risultante di una buona opposizione. Questa campagna elettorale è stata vinta più per fortuna che per capacità. Onoro il senso di responsabilità che ha dimostrato Catia Degli Esposti che con umiltà e serietà insieme a me ha difeso l’obiettivo sopra alle meschinità. Saremo dialetticamente propositive in consiglio comunale». «La nostra – assicura Degli Esposti – sarà un’opposizione senza sconti, ma leale. E soprattutto costruttiva, perché prima di tutto viene il bene della città. l risultato delle urne in qualche modo ha confermato i timori che avevamo espresso nei mesi scorsi e in questi anni di opposizione in cui sono emerse criticità per risolvere le quali abbiamo avanzato la nostra proposta, scegliendo di costituire una nostra coalizione. Con lo stesso obiettivo al ballottaggio abbiamo scelto di sostenere Lungarotti ritenendo che la bontà e qualità della nostra proposta avrebbe potuto dare una svolta all’amministrazione Lungarotti, superandone le criticità da me stessa evidenziate in questi anni di opposizione, con nuove idee, progetti, persone. Uno sforzo che non è bastato a convincere i bastioli a dare comunque fiducia a Lungarotti».
Massimiliano Camilletti
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