Scontri tra l’ex consigliere Pecci e la candidata a sindaco Carosati
Differenze -Tra le Europee e le Amministrative si è registrato uno scarto percentuale di voti molto elevato
di TIMOTEO CARPITA
BASTIA UMBRA – Anche a Bestia Umbra è cominciata la resa dei conti all’interno del centrosinistra e in particolare del Partito democratico. I democratici hanno ottenuto una nettissima vittoria alle Europee, ma i ballottaggi delle comunali hanno fatto esplodere delle diverse vedute relative alle amministrative e alle proposte politiche messe in campo dal Pd locale. A sollevare il polverone è stato l’ex consigliere comunale del Pd Erigo Pecci.
«Cosi a caldo si rende necessario un commento al risultato deludente avuto dal centro sinistra bastiolo. Tra le elezioni Europee, nelle quali il Pd ha raggiunto 5391 voti (equivalente al 46,09%), e quelle Comunali, dove lo stesso ha totalizzato 3141 voti (pari al 27,19%, che se sommati alle liste civiche di appoggio raggiungerebbero al massimo 36%), c’è un’abissale differenza. Si dimostrano — secondo Pecci chiaramente due cose: da un lato che le liste civiche non hanno pescato nell’elettorato di centrodestra, ma nello stesso bacino della sinistra, a riprova del fatto che spesso lo sforzo di coinvolgimento dei candidati perde di vista l’obiettivo di allargare il consenso. Dall’altro il 19% di scarto tra il dato nazionale e quello locale del nostro partito evidenzia la distanzapolitica tra la proposta di rinnovamento nazionale e quella comunale. L’altra freccia all’arco del Ad- ha sottolineato Pecci – era la scarsità della proposta politica della destra bastiola. L’opposizione del gruppo consiliare aveva consegnato al termine della legislatura un Sindaco in forte difficoltà e soprattutto in minoranza nella città. Oggi ci troviamo con il maggior partito di centro sinistra in forte ridimensionamento e un sindaco rieletto con uno scarto di voti che raggiunge i mille elettori. Ci si dovrà interrogare – ha attaccato Pecci sulle responsabilità di chi ha scelto le candidature e di chi le ha accettate? Precise responsabilità frutto di logiche personali e personalistiche! Alla ricerca del nuovo abbiamo ottenuto il “nuovismo”, alla ricerca di genialità ci siamo accontentati di “surrogati”».
Ha subito risposto Simona Carosati, la candidata del centrosinistra alle scorse comunali di Bastia. «Lascio al Partito democratico le risposte di sua competenza, ma visto che vengo chiamata in causa come candidata sindaco non posso più tacere di fronte all’ennesimo attacco di chi da mesi mina un progetto di rinnovamento e partecipazione senza essere stato in grado di produrre alcuna proposta alternativa. Considero assurdo ed inopportuno il metodo usato da certi personaggi che nel Pd bastiolo hanno fatto la loro fortuna.Ho accettato una candidatura — ha continuato Carosati – che mi è stata proposta dalle segreterie dei partiti, se all’interno del Pd ci sono state incomprensioni e qualcuno non era d’accordo forse si sarebbe dovuto semplicemente adeguare alla decisione dell’ampia maggioranza, Come conviene in democrazia? Se è vero che il segretario attuale va rot-tamato è altrettanto vero che chi per anni è stato ai governo di questa città come Erigo Pecci, nominato in passato assessore proprio da Brozzi, farebbe meglio a non parlare di voti dissipati visto che sono decenni che questo processo è inarrestabile e forse è dipeso anche da lui. Rimando al mittente — ha contrattaccato Carosati – l’appellativo di “surrogato” che non mi è mai appartenuto, ho voluto una campagna elettorale che guardasse al futuro, incentrata sulla proposta politica e non sul la polemica esasperata».
La Carosati ha pienamente ragione, al di là dei risultati, che minimamente sono dovuti a colpe sue, il fallimento del pd a livello locale viene da lontano e coloro che lo hanno amministrato per decenni sono stati i maggiori artefici del fallimento. Ricordo a costoro che il mantenimento di certe gerarchie ad iniziare dal malvisto (solo politicamente) segretario, è una delle cause; ma anche chi si ostina da anni nel voler essere nell’organigramma e tentare sempre una improbabile scalata, ha determinato una disaffezione che può essere ridimensionata solo con gente nuova (alcuni già ci sono) e se ve ne sarà la possibilità, con delle primarie che determinino in qualche modo i possibili papabili.
Ma che dici, Concretezza!?! La candidata conosceva perfettamente la situazione del PD ed è andata a vendere fumo e a raccontare cose senza sussistenza. ..e lei lo sapeva. Ha preso in giro se stessa e tutti gli elettori! E continua ancora a farlo…Semplicemente non doveva accettare quelle condizioni, come hanno fatto altri prima e dopo la sua designazione.
Ma Amelia, l’Paffarino & company che dicono?
è sconcertante questa lotta intestina dentro la sinistra: fate pena tutti e due!!! Il primo perché è il vecchio, colui che sta piazzato lì da anni e di tempo per cambiare la città ne ha avuto e nonostante ciò finge il rinnovamento; e l’altra, la candidata sindaca di cosa??? non ha avuto né arte né parte!!! incapace di comunicare, senza dati alla mano, carte che dimostrassero i suoi discorsi vaghi e inconsistenti, che fa il trenino, senza nemmeno aver vinto e che, come ciliegina sulla torta, va a fare i saluti ai seggi!!! e poi??? chi ti portavi dietro Carosati quando andavi a parlare ai circoli??? Brozzi?! e questo è il rinnovamento?! seriamente …. ma cosa volevi ottenere??? Bisogna essere ferrati e non pronunciare discorsi da bar!!! Ad Ansideri consiglio invece caldamente di tenere informata la cittadinanza con cartelli, riunioni e incontri periodici che dimostrino cosa succede, la base da cui si parte e lo sviluppo successivo nel concreto ( anche perché non tutti possono venire sempre in consiglio comunale!!!).
Per Cittadino.
Ma secondo Te cosa dovrebbero dire due pseudo Partiti che, fondendosi insieme per trovare una grande forza della sinistra, raccolgono un pugno di consegno e per pugno, non intendo i pochissimi voti ma proprio un PUGNO, sul loro stomaco, dato dai cittadini.
E quì arriva lo scoop: dovrebbe fare più che dire dovrebbero avere la decenza, parlo dei loro segretari, di dimettersi vita natural durante come ha fatto ieri sera il loro COLLANTE politico, tal ZEPPAVAGONE.
Tutti a casa ed OLE’ ……. viva Bastia libera dai vecchi schemi e dalle vecchie logiche della sinistra.
QUINDI BROZZI NON E’ PIU’ IL SEGRETARIO DEL PD?