QUELLA che sta per cominciare si annuncia come una campagna elettorale amministrativa senza esclusione di colpi. La partita in gioco è la conquista del Comune, tutt’altro che scontata, come anche la scelta del nuovo sindaco. La differenza di consensi tra la sinistra, che detiene il potere a Bastia dal 1964, e il centrodestra si è assottigliata e il consenso che potrà andare alle altre formazioni diventa determinante. Così si spiega l’attivismo delle Liste civiche, che sono fuori dalle due coalizioni, e non lasciano occasione per denunciare l’inadeguatezza del sindaco Lombardi (nella foto). Nel mirino di Rosella Aristei, leader e candidato sindaco delle ‘Civiche’, è l’ultima iniziativa della giunta Lombardi che ha distribuito alla cittadinanza un opuscolo ricco di immagini sulle opere dell’amministrazione comunale. Per illustrare le cose fatte, ricorda Aristei, «ci sono già strumenti pubblici che informano i cittadini: giornali, sito del Comune, assemblee, manifestazioni. Di solito quando c’è un eccesso di pubblicità e comunicazione sorge il legittimo sospetto che si voglia coprire la mancanza di azioni vere e visibili. Tutto fumo e niente arrosto?». L’oggetto delle critiche non è solo l’iniziativa in sé, ma i «soldi di noi cittadini per il libro che vuole validare le poche opere di questa giunta». Eppure, ricorda Aristei nel bilancio comunale ci sono sempre meno risorse finanziarie per i disabili, gli anziani e per i servizi ai cittadini. «In tempi di crisi per molte famiglie — conclude Aristei — sarebbe meglio tagliare le spese per il libro ed annullare la tassa di scopo. Non si possono chiedere ulteriori sacrifici quando non si spendono con giuste priorità le risorse pubbliche».
m.s.
 

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