Tra le novità l’aumento della Tarsu e del costo dei servizi


BASTIA UMBRA – Ha preso il via lunedì pomeriggio in consiglio comunale la discussione relativa alla presentazione ed all’approvazione del Bilancio di previsione 2005, del Bilancio pluriennale 2005/2007 e del programma triennale delle opere pubbliche 2005/2007 del Comune di Bastia Umbra. Ad illustrare in consiglio comunale le principali voci di investimento, di spesa e di entrata, l’assessore al Bilancio Claudio Boccali, che ha spiegato anche le scelte politiche dell’amministrazione comunale nella stesura di un documento che rispetta i parametri del Patto di stabilità e che si pone ampiamente al di sotto del tetto massimo dell’incidenza degli interessi passivi annui sulle entrate correnti, che la Finanziaria 2005 ha fatto scendere al 12 % e che a Bastia Umbra si stabilizza addirittura intorno al 5%. E soprattutto, ha sottolineato l’assessore Boccali, un disegno complessivo (unitamente al Bilancio pluriennale ed al Piano delle opere pubbliche) che conferma tutti i progetti dell’amministrazione comunale, nonostante appunto i minori trasferimenti statali e regionali ed il trend economico negativo. I minori trasferimenti statali, quelli regionali relativi al sisma e quelli regionali per la funzione sociale porteranno infatti nelle casse del Comune di Bastia Umbra ben 383 mila euro in meno. Minori introiti che saranno compensati
da un maggior controllo per evitare casi di evasione ed elusione fiscale e da un adeguamento della Tarsu e delle tariffe
dei servizi individuali, alcune delle quali erano ferme addirittura al ’92. Una scelta che è stata criticata dall’opposizione, che ha parlato di “stangata” alle famiglie, lamentando nel complesso una mancanza di scelte politiche programmatiche coraggiose e di ampio respiro. La maggioranza ha invece evidenziato come nella ridefinizione delle tariffe dei servizi siano anche state rimodulate le fasce, in modo da non pesare sulle famiglie meno abbienti e comunque ha applaudito al senso di responsabilità dell’amministrazione comunale, che di fronte alla disponibilità di minori risorse esogene ha scelto di non tagliare i servizi ai cittadini, ma anzi di qualificarli ulteriormente.

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