La seduta del consiglio comunale è stata portata a termine dai soli consiglieri Ds e Margherita


Uscita polemica dall’aula dei consiglieri deI Pdci e dell’opposizione


BASTIA UMBRA – Regolamento di conti in casa del centrosinistra in occasione della seduta di ieri pomeriggio del consiglio comunale. I consiglieri del Pdci Geoli (capogruppo) e De Santis hanno abbandonato la seduta esternando in questo modo il risentimento nei confronti delle altre forze della coalizione di centrosinistra per la “guerra da loro condotta nei confronti del candidato al consiglio regionale Angeletti a tutto vantaggio di candidati espressione di altri territori che a Bastia hanno fatto man bassa di preferenze”. Con il risultato che il segretario del Pdci Angeletti non è stato eletto per solo 81 voti e il centrosinistra bastiolo non può vantare alcun rappresentante in consiglio regionale.
Il pretesto per uscire dall’aula l’ha offerto la recente decisione della giunta Lombardi di chiudere gli uffici comunali il sabato e di convocare la seduta consiliare di pomeriggio nonostante gli impedimenti lavorativi di alcuni consiglieri. Secondo i due esponenti del Pdci la chiusura del sabato “presa dall’amministrazione senza alcuna consultazione con le forze politiche, oltre ad arrecare un danno evidente ai cittadini che si vedranno costretti a chiedere permessi sul posto di lavoro per sbrigare le loro pratiche, rappresenterà anche un aggravio di spesa stimato tra i 30 e i 50mila curo annui”. Anche i consiglieri del gruppo di Forza Italia, seguiti dai rappresentanti delle liste civiche, hanno abbandonato l’aula dopo aver lamentato, attraverso il capogruppo Masci, lo scarso tempo a disposizione per la lettura delle pratiche in seguito alla chiusura degli uffici il sabato mattina. A questo punto la maggioranza non aveva più il numero legale per proseguire la seduta vista la assenza del segretario diessino Pecci.
Il presidente del consiglio comunale Tabarrini ha quindi accordato una sospensione dei lavori richiesta dal capogruppo ds Marchi al termine della quale la seduta è potuta riprendere regolarmente grazie all’ingresso di Pecci e al conseguente raggiungimento del numero legale.
L’opposizione ha criticato il comportamento di Tabarrini che, anziché accordare la sospensione, avrebbe dovuto fare l’appello e procedere allo scioglimento della seduta. Duro il commento del sindaco Lombardi: “Il nuovo orario di apertura era stato analizzato attentamente e deciso in giunta. E comunque attiene l’organizzazione dell’ente comunale. E’ quindi grave che qualcuno l’abbia preso a pretesto per sfogare situazioni politiche di carattere regionale, che nulla hanno a che vedere con la città, credendo, evidentemente, di mettere in difficoltà la giunta, mentre invece si è trattato di un gesto che ha dimostrato lo scarso rispetto nei confronti dei cittadini e delle istituzioni. Addirittura paradossale le motivazioni addotte dalla minoranza, circa la presunta mancanza di tempo per analizzare le pratiche portate in consiglio, che dimostrano invece il disinteresse nei confronti delle problematiche che attengono la città e che dovrebbero essere discusse nelle sedi istituzionali, anziché disertarle con un atteggiamento aventiniano. Proprio il rispetto della città di Bastia Umbra e dei suoi cittadini ci ha spinti a proseguire il consiglio comunale e ad approvare le pratiche poste all’ordine del giorno, facendo così cadere ogni tentativo di intralciare, con atteggiamenti ostruzionistici, l’attività amministrativa”. L’assessore Tardioli (Sdi), presente alla seduta consiliare, ha tenuto a ricordare come la questione degli orari sia stata ampiamente discussa in giunta e con il sindacato dei lavoratori.
MASSIMILIANO CAMILLETTI

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.