LA POLITICA del commercio appare sempre più problematica. Nel giro di qualche settimana l’amministrazione comunale prima ha denunciato la convenzione con l’Agenzia servizi associati di mercato sospendendo nel mese di aprile il mercatino dell’antiquariato fissato ogni terzo fine settimana del mese a causa di presunte inadempienze, poi il consiglio comunale ha votato l’abbassamento della Tosap (tassa occupazione suolo pubblico) per il mercato settimanale di Ospedalicchio. Quest’ultima iniziativa, partita lo scorso gennaio, aveva l’obiettivo attraverso gli ambulanti di offrire alla comunità della frazione (circa 1.500 abitanti) una più ampia offerta merceologica, dopo la chiusura di alcuni negozi. Il dimezzamento della tassa, che rimane invece a tariffa piena per il mercato del venerdì nel capoluogo, ha lo scopo di sostenere la presenza degli ambulanti che ad Ospedalicchio hanno meno occasioni di vendita rispetto a Bastia. Fin qui l’attività di programmazione e gestione di fiere e mercati, importante per sostenere le esigenze dei consumatori, ma non decisiva per il futuro commerciale della città. La strategia dell’amministrazione comunale sulla rete commerciale, che fino a ieri appariva condivisa anche dalle associazioni di categoria favorevoli alla creazione di un polo commerciale sull’ex mattatoio, oggi è tornata in alto mare dopo la rinuncia della giunta a varare il progetto su piazza Togliatti e sull’area ex mattatoio. I commercianti sono perplessi e Marco Caccinelli, presidente della Confcommercio, dà voce ai dubbi. «Siamo disposti a impegnarci su un piano se l’ampliamento della rete di vendita consentirà l’incremento del numero dei consumatori. Altrimenti si tratterebbe di operazioni a rischio, senza concrete prospettive». Le decisioni ora diventano urgenti anche per intercettare la nuova tendenza in atto a livello nazionale che vede notevoli incrementi di vendita dei negozi.
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