Verso il ballottaggio Pd tra accuse per i voti disgiunti e il “fantasma” di Brozzi. Mantovani gongola: “Alle Europee Pdl al 40%”

Criscuolo chiama all’unità il centrosinistra, Ansideri stuzzica: i nodi vengono al pettine


di MASSIMO SBARDELLA


BASTIA UMBRA – A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, dalla sede del Pd bastiolo dovrebbero sentirsi i sospiri di sollievo per una clamorosa sconfitta che, nella lunga notte della conta dei voti, sembrava vicina. Ma i rumori che si odono in piazza Mazzini sono quelli sordi dei mugugni. Che potrebbero, da qui a qualche giorno, trasformarsi in strilli e rumore di sedie lanciate. Quei voti disgiunti con i quali esponenti di spicco dei Democratici sono stati abbinati al “nemico” Ansideri non sono passati inosservati. Nei seggi di Bastiola, Costano, XXV aprile, Borgo I maggio… Così come non sono passati inosservati certi sorrisini tipo “ve l’avevo detto io” con cui qualcuno, già alle 19 aveva previsto il temuto ballottaggio.
Un po’ ovunque i conti, a sinistra, non sono tornati. “Bisogna farli i nomi di chi ha remato contro!”tuona un esponente di lungo corso della sinistra prima e del centrosinistra poi. Criscuolo, per ora, cerca di serrare le fila: “Nel centrosinistra siamo frammentati e vorrei che i miei colleghi antagonisti di sinistra comprendessero questo”è il messaggio a Mascio ed a Ciotti. E apre anche a Rossella Aristei, consapevole che per tutti e tre, durante tutta la campagna elettorale, è stato il nemico da battere. Il Pd, forse, ancor più che il suo candidato.
E poi c’è Vannio Brozzi. Anche stavolta gli saranno fischiate le orecchie tante sono le volte che è stato evocato, in un modo o nell’altro, in questi giorni. Lui respinge il ruolo di grande burattinaio della politica locale, ricordando che ha altro da fare.
Umori opposti nello schieramento avversario. Quel pizzico di delusione per non aver centrato la vittoria al primo turno viene spazzata via dalla consapevolezza di essere in una posizione di vantaggio. Non tanto numerico, quanto strategico. “Nessuna delusione. Dopo 45 anni Bastia è nella condizione di essere governata da persone appartenenti alla società civile, che con la politica non hanno avuto niente a che fare” afferma Stefano Ansideri. E le lotte intestine nel Pd? “Quando si governa senza pensare ai cittadini, i nodi vengono al pettine”.
E se Ansideri rivendica con orgoglio il suo risultato personale, il consigliere regionale Massimo Mantovani sottolinea come a Bastia il Pdl alle Europee abbia superato il 40%. “C’è una forte volontà di cambiamento – è la sua analisi – che la sinistra non riesce a interpretare perché negli ultimi 15 anni è rimasta sempre uguale”. E la Aristei? Cinque anni fa si presentò con lei nelle liste civiche. “In attesa di ufficializzazioni questo messaggio di rinnovamento va allargato a tutti coloro che vi aspirano”. Frase che, a sentirla bene, non è di sola circostanza.

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