Maggioranza nella bufera. In bilico un altro assessore. Tra le new entry Paggi e l’Udc
Ricci ritira le deleghe al vicesindaco e per ora le assume ad interim
ASSISI – Giorgio Bartolini è fuori dalla giunta comunale di Assisi. “Pur con rammarico per una collaborazione che dal ’97 ad oggi ha portato a realizzare molte opere ed iniziative” il sindaco Claudio Ricci ha ritirato ieri l’incarico di vicesindaco e tutte le deleghe assessorili, prendendo atto, “dopo almeno due anni di grande pazienza, che non esistevano più le condizioni politiche e amministrative per continuare la collaborazione”. Una decisione che sarebbe maturata negli ultimi 15 giorni, quando il sindaco ha contattato esponenti della maggioranza e della minoranza per un eventuale supporto in vista della fine della legislatura. Immediata la replica dell’ex vicesindaco, che parla di provvedimento “pretestuoso, contraddittorio e vergognoso, finalizzato solo ad eliminare un suo concorrente alla candidatura a sindaco di Assisi”, dovuto a “tessitori non troppo nascosti di trame perugine e bastiole” e a un comportamento “irriguardoso e protervo, che non mi sorprende e non mi crea né amarezza né delusione”. Le deleghe di Bartolini passano in carico a Ricci, ed esclusa quella al personale (che manterrà fino alla fine della legislatura; proprio oggi è previsto un incontro con i dipendenti del Comune) saranno ad interim, non escludendo a priori ulteriori riassetti di giunta. Oltre alle decisioni dell’assessore Maria Aristei Belardoni(nominata in quota ex vicesindaco e ieri irreperibile), anche in vista dei due prossimi consigli (entrambi dedicati a temi relativi al bilancio) sono due i possibili rimpasti, uno con l’ingresso di un esterno (si fa il nome di Massimo Paggi, già consigliere comunale e attuale presidente dell’Avis) e l’altro con l’ingresso in giunta dell’Udc, nei mesi precedenti disposta ad entrare in maggioranza. Scenari futuribili a parte, il sindaco spiega di aver ritirato le deleghe perché “soprattutto negli ultimi due anni”, aveva notato “azioni dirette e indirette tese a contrastare (vista anche la palese, seppur legittima, volontà di ricandidarsi a sindaco da parte di Giorgio Bartolini) l’unità dell’indirizzo politico amministrativo. Era necessario ritrovare un clima di tranquillità e condivisione”, conclude Ricci, che assicura sul prosieguo dell’attività amministrativa e non “forme di collaborazione amministrativa con la lista Bartolini (consiglieri e assessori)”. Una collaborazione che appare difficile, almeno a leggere la nota dell’ex vicesindaco, secondo cui con la sua cacciata Ricci “mescola il pianno amministrativo con quello politico. La sua candidatura è stata gestita dal Pdl perugino (che non lo ha voluto alle elezioni regionali) e non è finalizzata al servizio del territorio. Per Ricci – l’affondo di Bartolini – Assisi è solo un trampolino di lancio, non gli interessa il nostro territorio, come ha dimostrato quando, sedotto dalle sirene di un seggio in consiglio regionale, avrebbe senza indugio lasciato l’amministrazione nel pieno della legislatura”. Un atteggiamento contrario a quello della lista Bartolini, “che non è nata per ambizioni personali o per servire da trampolino alle mire politiche di qualcuno dei suoi membri, ma solo per servire realmente i cittadini del territorio e garantire efficienza e concretezza all’amministrazione comunale. Proseguiremo con accresciuto impegno il nostro cammino, con la certezza che gli elettori sapranno capire e scegliere chi davvero s’impegnerà per il bene dell’intero territorio di Assisi e degli assisani”.
Flavia Pagliochini
Corriere-2010-11-18-pag22
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