Auto usata come ariete per assaltare il bar

Bastia, ladri in fuga con soldi e sigarette. A Corciano ritrovata una vettura bruciata: era stata rubata

BASTIA UMBRA – Hanno utilizzato l’auto come un ariete. Per colpire la vetrina di una tabaccheria a Bastia e poter rubare all’interno. Sigarette e prodotti vari di tabaccheria, il registratore di cassa portato via di netto. L’urto ha avuto gli effetti sperati, la parte colpita ha retto, ma ha fatto praticamente da leva per le ante della porta d’ingresso che si è spalancata, permettendo ai ladri di entrare impossessarsi di quanto hanno potuto racimolare prima dell’arrivo dei carabinieri. L’episodio si è verificato in via delle Querce, nella zona industriale di Bastia, al bar Futura, nel cuore della notte. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Assisi, comandata dal capitano Marco Sivori. Il colpo si inserisce nella serie di furti analoghi sempre ai danni di tabaccherie, ma messi a segno con tecniche diverse: dalle spaccate con blocchi di cemento alle mazzate, per arrivare agli scalpelli con i quali rimuovere i vetri inferiori delle porte non protette da saracinesche. Opera di una sola banda di malviventi, magari articolata in più gruppi d’azione oppure l’opera di ladri isolati? Difficile dirlo anche se non sono mancati i sequestri di attrezzi ritrovati in auto e per la quale presenza i proprietari non hanno saputo dare notizie.Sul colpo, nello specifico, potrebbe dare qualche informazione in più l’auto ritrovata, sempre ieri notte, tra San Mariano e Solomeo, nel comune di Corciano. L’auto era stata rubata il 15 gennaio a Perugia. Si sta cercando di capire se possa essere stata utilizzata per qualche colpo dei giorni scorsi, e sia quella usata come ariete a Bastia. Una possibilità, quest’ultima che, comunque, sarebbe remota.Gli elementi in mano agli investigatori, infatti, porterebbero supporre che nel furto al bar tabaccheria della zona industriale sia stata utilizzata una vettura differente da quella ritrovata bruciata a una trentina di chilometri di distanza.A questa ipotesi farebbero pensare i frammenti di fanale posteriori rinvenuti all’ingresso dell’esercizio commerciale. Elementi dai quali iniziare a lavorare per risalire ai responsabili.