Garofoli: “Avremmo potuto gestire alla grande il servizio d’ordine”

NARNI – Non è piaciuta la decisione ded prefetto di Terni di far disputare la partita odierna contro il Bastia a porte chiuse. “E’ una decisione che ci danneggia – dichiara il presidente della Narnese Paolo Garofoli – sia sotto il profilo morale perché ci toglie il gusto di assistere ad una partita con tutte le componenti al loro posto, sia sotto il profilo economico visto che si tratta di una delle poche partite della stagione in grado di portare un discreto incasso”. “Leggere poi che tale decisione – interviene l’altro presidente Moreno Gubbiotti – sia stata presa per una presunta nostra incapacità di gestire il servizio d’ordine, beh, appare francamente fuorviante. Ricordo ai distratti come nelle ultime stagioni il San Girolamo sia stato teatro di partite di cartello con oltre 1.500 spettatori, con centinaia tifosi ospiti e, solo pochi mesi fa, Olimpia Agnonese nello spareggio play out con quasi 600 persone al seguito. Ora ci chiediamo: se tutto e filato nel verso giusto in presenza di partite così delicate e con quella mole di pubblico non è forse perche la Narnese è stata, come lo è oggi, in grado di organizzare, di concerto con polizia e carabinieri un efficiente servizio d’ordine? E con tali precedenti non saremmo stati in grado di accogliere e gestire cinquanta tifosi bastioli?”. Insomma la Narnese rigetta qualsiasi responsabilità per una decisione voluta da altri, appresa con sorpresa anche dalla stessa società che, a dimostrazione degli ottimi rapporti esistenti con il Bastia, aveva anche trattato con questa per un anticipo o posticipo in notturna per dare ancor più lustro ad una delle sfide più interessanti.

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