PER TESTARE le modalità di salvataggio di opere del patrimonio storico-artistico in emergenza è stata scelta la basilica di San Francesco che ha ospitato un’esercitazione sugli interventi necessari in caso di sisma. In 15 (operatori museali, restauratori, operatori di protezione civile e personale tecnico esperto), hanno preso parte alla giornata formativa in Assisi; un’iniziativa, promossa dal Centro studi Villa Montesca di Città di Castello, che rientra nel progetto europeo «Patch» (Prevision, analysis and tools for cultural heritage) volto a sviluppare un sistema integrato di prevenzione dei danni sui beni culturali in caso di calamità sismiche. L’esercitazione è servita a focalizzare le operazioni da compiere: accertarsi dell’agibilità dell’edificio, evacuare i beni, schedarli, preparare la documentazione fotografica, imballarli e trasportarli in un luogo sicuro, preventivato in anticipo. «Il progetto sta entrando nel vivo — dice Giuliano Granocchia, presidente di Villa Montesca —. Dopo aver lavorato sui procedurali e realizzato una prima esperienza nella piattaforma informatica dove è stato riprodotto l’intervento, con questa esercitazione verifichiamo che quello finora realizzato trova la sua applicabilità».
M.B.
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