— ASSISI — GUERRA di manifesti e di cifre per l’Imu. Il Polo per Assisi ha affidato alla pubblica affissione il suo attacco al Comune, evidenziando aumenti, ma la municipalità non ci sta: da domani sono annunciati manifesti per spiegare ai cittadini le scelte e si ribatte ancora agli attacchi. «Per quanto riguarda la parte di Imu/Ici che rimane al Comune, e che rappresenta il vero tributo dei cittadini, l’aliquota è stata ridotta, rispetto agli anni passati: del 2,7 per mille (seconda casa) e del 2 per mille (per gli altri immobili quali negozi e attività) — dice Moreno Massucci, assessore al bilancio —. Sulla prima casa é stata adottata l’aliquota minima base prevista dal Governo (4 per mille) con le detrazioni di euro 200, a famiglia, e 50 euro a figlio». Massucci va oltre. «Il Comune deve anche vivere — aggiunge — sono stati fatti scelte e tagli e evitando di percorrere strade facili come la tassa di soggiorno, l’aumento della Tarsu, l’addizionale Irpef, l’incremento delle tariffe. Abbiamo fatto delle simulazioni per vedere gli effetti delle nostre scelte e riteniamo di aver lavorato bene per famiglie e attività».

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