Bastia Umbra
Problema viabilità al centro del dibattito
BASTIA UMBRA – Se è vero che, oltre a comunicare il programma amministrativo dei prossimi cinque anni di governo, la giunta guidata dal primo cittadino Stefano Ansideri cercava di creare momenti di dialogo con la cittadinanza di Bastia Umbra, non si può dire che dall’assemblea che si è tenuta giovedì 18 febbraio presso il palazzo del municipio bastiolo non siano scaturiti argomenti di dibattito. Uno dei temi che più è risultato essere a cuore dei residenti del centro bastiolo è quello della viabilità. In modo particolare sono emerse le problematiche del traffico che si verificano negli orari di ingresso e di uscita degli studenti della scuola secondaria di primo grado Colomba Antonietti, come anche la necessità di una manutenzione straordinaria da effettuare presso viale Umbria e via Olaf Palme: “Sono trentacinque anni che non si riesce a sistemare questa strada, nonostante la successione di ben otto amministrazioni comunali e un numero ancora maggiore di assessori addetti alla viabilità; la zona continua a rimanere nello squallore”. Per quanto riguarda una possibile soluzione alla gestione dei parcheggi e degli ingorghi negli orari di punta legati all’attività della Colomba Antonietti sono stati gli stessi cittadini a richiedere maggiore severità da parte dei vigili urbani, dal momento che, secondo il buon senso generale, dalleviare il disagio sarebbe sufficiente la disponibilità di genitori e alunni a percorrere qualche metro a piedi per recarsi all’ingresso dell’ edificio scolastico.
Bisognerebbe cambiare ubicazione alle scuole medie, mi pare fin troppo chiaro. Che fine ha fatto il cosiddetto ‘polo scolastico’, tanto sbandierato in campagna elettorale, che, comunque sia, secondo me, per quanto riguarda il problema della viabilità, di cui si parla nell’articolo, sarebbe nefasto.
Bastia soffre del suoi problemi identitari: uno, volersi sviluppare urbanisticamente a qualsiasi costo; due, amare, come emblema che conferisce lustro alla cittadina, il traffico esagerato delle auto. E tutto, purtroppo, non si può avere.
perchè consideri il polo scolastico in viale Giontella nefasto?
Post n°8 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da giuliano.monacchia sul blog TUTTOVERO
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Nella passata amministrazione (di Sinistra) in qualità di Consigliere di “Opposizione” (F.I.) nel discutere la ubicazione del “POLO SCOLASTICO” noi abbiamo (ho) proposto una realizzazione combinata e commercialmente conveniente:
Al fine di creare un Vero Polo Scolastico ottimizzando spazi e strutture in modo organico e pratico facendo queste operazioni.
– A) – Vendere a imprenditori l’intera struttura della Scuola Media di Viale Umbria
“Colomba Antonietti” oramai obsoleta, insuffiente e causa di vari problemi di viabilità ; spostare gli alunni presso il nuovo Polo, che si può realizzare con il ricavato della vendita, nella zona dedicata alle scuole in Area Ex Giontella.
B) – Accorpare le scuole elementari di di Borgo 1° maggio e di Via Marconi, nel “Polo Scolastico” realizzato nella nuova ubicazione, mentre la struttura della stessa scuola,(Via Roma) edificio di grande impatto storico/architettonico, con una ristutturazione mirata, ci si può realizzare il Nostro “MUNICIPIO” …avremo finalmente, come ci meritiamo, un edificio consono nella dimensione, dall’aspetto monumentale, valido dal punto di vista estetico e di rappresentanza.
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Per quanto riguarda la viabilità del centro, non altro. Secondo me, se non si fa il sottopasso ferroviario in via Irlanda, che io ho sempre ritenuto prioritario, e il ponte sul Tescio, che non sto qui ad illustrare, al fine del completamento della nuova circonvallazione di Bastia (attualmente bloccata su via Roma e sottoutilizzata), che sola potrebbe dirimere il traffico di penetrazione da quello di attraversamento, avremo sempre, in determinate ore, degli intoppi. Poi c’è il problema dei parcheggi che ha sollevato il Sindaco. Infine, c’è l’educazione stradale, e io sono uno di quelli che sostiene rigidamente: chi sbaglia deve pagare, altrimenti è la fine d’ogni libertà. E questo non per un astratto e vendicativo senso di giustizialismo, ma solo per educare, in maniera esemplare a suon di multe, alla convivenza civile.