L’uomo, un siciliano, faceva parte della banda che aveva messo a segno l’aggressione al gioielliere bastiolo

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA – Insieme con altri‘colleghi’ rapinava in serie gioiellerie (tra cui una a Bastia Umbra poco prima dello scorso Natale,in cui i titolari furono selvaggiamente picchiati) e ufficipostali ma dopo mesi di indagine,un catanese con condanne pendenti per rapine su gran parte del suolo italiano, è stato arrestato lunedì sera a Bastia Umbra, in un’abitazione dietro il “Villaggio XXV Aprile”,dovei carabinieri guidati dal capitano Marco Sivori gli hanno notificato un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di Montepulciano. A lui, in particolare, viene contestata la rapina a un ufficio postale di Bettolle (Siena) compiuta il 7 gennaio scorso, quando armati di un piede di porco, ignoti rapinatori fuggirono con 20 mila euro di bottino. La latitanza dell’arrestato – che dovrà rispondere delle accuse di
rapina aggravata in concorso, furto e porto di strumenti atti ad offendere – è stata breve ma ben programmata: i militari gli hanno trovato una carta di identità palesemente contraffatta (intestata al fratello), un codice fiscale anch’esso falso e oltre tremila euro in contanti, necessari per fronteggiare le spese più urgenti.Al rapinatore si è arrivati grazie alle indagini del Nucleo operativo della compagnia di Assisi, che stava lavorando su un gruppo criminale di siciliani, che aveva compiuto la violenta rapina in una gioielleria di Bastia Umbra.
Le successive indagini dei militari dell’Arma portano a individuare i due e l’11 febbraio 2013, i militari della compagnia di Assisi scendono a Catania dove, in collaborazione con i carabinieri di piazza Dante, eseguono due ordinanze di custodia cautelare assicurando alla giustiziai rapinatori.
Le indagini però non si fermano,i carabinieri sono infatti sicuri che altri soggetti vicini ai fermati siano abitualmente dediti alla commissione di rapine in danno di istituti di credito e uffici postali del centro Italia. Ha inizio un lavoro certosino di analisi del traffico telefonico delle utenze che si sospetta essere in uso ad alcuni di loro. I militari iniziano a lavorare sulla rapina commessa ai danni dell’Ufficio postale di Bettolle dove, armati con un piede di porco, i ladri fuggono con un bottino di 20mila euro. Dopo circa otto mesi di lavoro incessante i carabinieri riescono a fare completamente luce sul delitto: uno dei rapinatori viene arrestato a metà luglio nella natia Catania, nella serata di lunedì il secondo arresto.

Due malviventi si erano finti dei clienti
Un vero e proprio pestaggio ai danni della coppia di negozianti

BASTIA UMBRA Particolare impressione, nelle forze dell’ordine come nell’opinione pubblica, la rapina commessa il sedici dicembre scorso a Bastia Umbra: i due malviventi,fingendosi clienti, entrano nella gioielleria eintrattengono i proprietari dicendosi interessati all’acquisito di alcuni orologi. Pochi attimi dopo i due estraggono una pistola, poi risultata giocattolo, con la quale minacciano entrambi i coniugi.
Il proprietario reagisce, ma uno dei due rapinatori impugna il calcio della pistola e infierisce ripetutamente sulla testa del gioielliere e della moglie procurando loro ferite curate in 15 giorni per il marito e circa dieci giorni per la moglie. Un vero e proprio pestaggio, che per la violenza impressiona gli stessi carabinieri.

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