Il centrosinistra si rivolge altrove

BASTIA UMBRA – Giornata di fuochi incrociati per la politica bastiola.Oggi pomeriggio alle ore 17 si terrà la massima assise, a seguire, a porte chiuse, si tiene il tavolo di discussione del centrosinistra, su iniziativa del segretario del PdCi, Massimiliano Gestroemi. In seguito alle accuse del coordinatore del Partito democratico, Roberto Capocchia, c’è da desumere che il leader, nonché candidato delle Liste Civiche, Rosella Aristei, sarà assente alla riunione; per ora, all’indice puntato piddino che la vorrebbe in rapporti molto stretti con esponenti del centrodestra, la diretta interessata risponde sinteticamente: “Mi candido in forma autonoma per governare la città e punto a un ballottaggio che veda il mio partito su uno dei due piatti della bilancia”. Insomma, salvo sorprese al momento neanche preventivabili, la distanza tra il centrosinistra e l’Aristei appare siderale. Nemmeno superman, che tra l’altro esiste solo nei fumetti, riuscirebbe a colmarla. Ergo ognuno per la sua strada, da buoni nemici. Al centrosinistra l’onere di un colpo di reni. Quando la partita si fa dura i duri cominciano a giocare. E spesso dietro guanti di velluto si nascondono pugni di ferro. E gli “attributi” non sono più una prerogativa solo maschile; anzi. Novità anche sul fronte del centrodestra. Il recente congresso nazionale di La Destra ha dato il via libera a convergenze con il Pdl, motivo per cui a Bastia Umbra per Stefano Ansideri si mette ancora meglio. Par di capire che manchi solo l’ufficializzazione, ma il matrimonio si consumerà; c’è da starne certi. Di contro, è scarno l’ordine del giorno della quotidiana seduta consiliare che, oltre alle comunicazioni del primo cittadino, prevede la discussione di sette punti all’ordine del giorno. Da sottolineare un’interpellanza e una mozione. La prima è presentata proprio dall’Aristei e affronta la delibera consiliare del 17 luglio 2008: ‘Progetto per la realizzazione di una struttura di vendita in località Ospedalicchio in “Variante al Piano Regolatore Generale”. La mozione è invece presentata da diversi consiglieri comunali, a prescindere dall’ appartenenza alla maggioranza o alla coalizione, e critica la riforma Gelmini.
Alberta Gattucci

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