Nei due partiti le “nuove leve” cercano di farsi spazio al vertice,martedì summit “caldo” del coordinamento comunale pidiellino
BASTIA UMBRA – La pensano diversamente su tutto, meno che su un punto: nei rispettivi partiti vogliono “aprire le finestre” per far entrare aria nuova, anche a costo di far arrabbiare la vecchia guardia che se ne sta tranquillamente al vertice e che li osserva a volte con comprensione e altre con stizza malcelata. Stiamo parlando del gruppo di trentenni che ruotano dentro e intorno al Pd e al Pdl locale. Ora i ragazzi sgomitano e vogliono farsi largo. Con le loro idee e con i loro modi. Nel Pdl, ad esempio, dove sembra che l’attuale coordinatore comunale Filippo Longetti sia pronto a lasciare l’incarico, causa impegni familiari e professionali, i trentenni sono pronti a farsi avanti e avanzare una loro proposta per l’eventuale sostituto. Longetti è uno di loro e di conseguenza il gruppo consiliare guidato da Cairoli punta a non perdere un “posto al sole”. Martedì, con molta probabilità, si svolgerà una riunione del coordinamento comunale del Pd: molto probabilmente proprio in quella sede si svolgerà un confronto senza convenevoli e si capirà che verso prenderà l’intera vicenda. Sul tavolo della discussione, salvo cambi di programma, verrà messa anche la spinosa vicenda riguardante la sostituzione dell’assessore dopo l’uscita dalla Giunta di Livieri. Si vedrà.
E veniamo al versante di centro-sinistra. Anche da queste parti le giovani leve scalpitano. Le primarie del Pd agitano gli animi e fanno venire a galla punzecchiature e polemiche. E così la giovane consigliera comunale Ramona Furiani prende carta e penna per rispondere al numero uno del partito, il coordinatore Vannio Brozzi: «Apprendiamo con stupore che oggi il segretario Vannio Brozzi definisce le primarie strumento di democrazia importante che deve essere gestito in maniera trasparente smentendo una sua stessa dichiarazione nella quale palesava le grandi perplessità sulle primarie». Segue l’affondo, senza giri di parole: «Brozzi ha preso posizione a favore del segretario nazionale Bersani, quindi lo invitiamo a mantenere – sottolinea – una certa linearità e coerenza nelle posizioni politiche prese senza mettere in campo spicciole strategie volte a minimizzare e a rendere irrilevante il prossimo risultato politico che emergerà con l’esito delle primarie – conclude – che necessariamente modificheranno gli assetti e gli equilibri partitici». Dichiarazione di guerra e scintille. A destra come a sinistra. Chiamato in causa, Brozzi, non si scompone e sfoggia un invidiabile aplomb: «Non replico agli attacchi personali, confermo tutto di quanto ho detto». Fine primo tempo. Poi si vedrà.
di LUCIO FONTANA

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