SIAMO ENTRATI ormai da oltre sei mesi nella seconda fase della ‘consigliatura’ e si fanno più pressanti le ragioni dello scontro rispetto a quelle del confronto politico. Si spiega anche così lo stato di fibrillazione che nella due ultime settimane ha investito la politica locale, con uno scontro frontale tra Forza Italia, ma anche delle altre opposizioni (Rc e liste civiche), da una parte e la giunta del sindaco Lombardi e la maggioranza dall’altra. Oggetto del contendere è la gestione delle aree industriali e da ultimo lo strumento per la creazione della nuova area produttiva di Ospedalicchio. Su questa vicenda il Consiglio comunale si era pronunciato quattro anni fa per l’adozione del Pip, il piano insediamenti produttivi, già adottato per l’area industriale del capoluogo nel 2001 che è in corso di realizzazione con evidenti problemi di rigidità. La giunta Lombardi nei giorni scorsi ha proposto per Ospedalicchio la cosiddetta ‘programmazione negoziata’ che, con un piano proposto dai privati, prevede l’assegnazione dei lotti alle aziende. Tutte le opposizioni ribattono, invece, che la strada è quella del Pip, ma una decisione non è stata presa dal Consiglio di martedì per la defezione di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno fatto mancare il numero legale. Se ne riparlerà mercoledì e mentre i Ds accusano Fi di ostruzionismo, i berlusconiani replicano che giunta e maggioranza non sanno governare lo sviluppo. Tutti d’accordo, invece, sul fatto che le iniziative di insediamenti produttivi non vanno ostacolate, ma incoraggiate. Come farlo? E’ auspicabile che, guardando al passato, il Consiglio sappia recuperare la capacità mostrata negli anni ’70 e ’80, quando il Comune acquisiva aree dai privati per rivenderle al prezzo di costo agli investitori.
m.s. 

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