FRATELLINI.bmpVerrà modificato anche il piano regolatore

La maggioranza lo considera un modo per dare respiro all’edilizia che attualmente è in sofferenza

BASTIA UMBRA Aree agricole compromesse all’attenzione della giunta comunale, che di recente ha adottato una variante al piano che le riguarda accogliendo nove istanze.Fra queste, alcune sono state presentate a giugno di quest’anno,mentre altre erano risalenti addirittura all’ottobre del 2006. La variante interessa le seguenti aree del territorio comunale: Cipresso est (2 istanze), via Fratelli De Rosa (2 istanze), via Praga e via Atene, Cipresso ovest, via Poletti, via Romania e via Costa ovest. Con questo intervento l’Amministrazione intende fornire risposte alla richiesta della piccola imprenditoria per dare respiro all’economia locale. “Si tratta – spiega l’assessore all’Urbanistica Francesco Fratellini – del primo passo verso la revisione delle aree agricole compromesse.Abbiamo prima affrontato quelle che non comportano variante al Prg e che per questo necessitano solo l’approvazione della Giunta.Per le altre, a breve, si concluderà l’istruttoria, che dovrà predisporre la pratica da portare in consiglio comunale. In questo periodo di crisi – aggiunge Fratellini – è fondamentale dare risposte in tempi brevi a coloro che intendono operare, soprattutto nel campo dell’edilizia, anche con piccoli interventi”.

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  • Attenzione sig. Fratellini, alcune zone e non mi riferisco a queste citate, sono divenute o stanno per diventare compromesse per inosservanza delle norme che regolano la salvaguardia dei terreni agricoli. A tal proposito, basta citare la facoltà di costruire interrati in terreni agricoli, senza che vi sia una norma che autorizzi tale procedura ma, come a Bastia, questa viene autorizzata solo per prassi, ben sapendo che la prassi, come in questo caso, spesso e volentieri cozza con le leggi. Ma a Bastia è stato così per decenni e credo che non importi a nessuno se questo accadrà per altrettanto tempo, eppure basta farsi un giretto per scoprire obbrobri generati da un clientelismo politico di vecchia generazione che ha causato danni e abusi. Ora sarebbe il colmo, se dopo l’abuso coperto dalla prassi, si consentisse a costoro di costruirci sopra, a discapito di tutti i cittadini (la maggioranza) che ha rispettato appieno tutte le norme.

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