Lettera aperta del presidente del consiglio comunale dopo scontri e carte da bollo
Lillocci allarmato dal clima di «reciproca delegiltimazione»

BASTIA UMBRA – Nel convocare le due prossime sedute del consiglio comunale aperto, previste per giovedì 17 e mercoledì 30 settembre, il presidente della massima assise bastiola, Armando Lillocci, scrive una lettera aperta ai consiglieri comunali e dichiara: “Nel periodo post elettorale si sono verificati strascichi polemici che hanno superato i livelli di guardia. La città ha assistito a attacchi personali, più che politici e amministrativi, tanto da dare voce a discorsi si carte da bollo a tutela della violata onorabilità. Sembra che il clima di rissa e di reciproca delegittimazione, caratteristico della politica nazionale, si stia diffondendo anche a livello territoriale, minando qualsiasi buona intenzione manifestata alla città in sede di campagna elettorale. Nell’intento di rompere questa pericolosa spirale, mi appello a tutti, me compreso, affinché non venga perso di vista l’obbiettivo primario di tutti coloro che sono stati eletti e nominati per far parte del consiglio comunale di Bastia Umbra, ovvero il bene della nostra città, per il raggiungimento del quale sono utili i suggerimenti tanto quanto le critiche, il dialogo tanto quanto la contestazione. Auguro a ciascuno di noi di poter concludere ogni seduta consiliare con la doppia soddisfazione, per aver dato il massimo contributo possibile alla soluzione dei problemi portati all’ordine del giorno e, nello stesso tempo, per aver conservato integri quella stima e quel rispetto reciproci che devono unire, pur nella diversità dei ruoli, tutti coloro nei quali i cittadini hanno riposto la propria fiducia”. Le parole del presidente Lillocci sono ricche di riferimenti puntuali rispetto agli ultimi avvicendamenti della politica bastiola e fanno riflettere su quanto accaduto nei mesi estivi appena trascorsi a Bastia Umbra: gli arresti domiciliari scattati nei confronti dell’oramai ex assessore all’ambiente Antonio Bagnetti, gli scontri tra la sezione bastiola del Partito Democratico e il sindaco Stefano Ansideri, l’intervento in consiglio comunale, illecito secondo regolamento, dell’esterno Massimo Mantovani, l’annuncio del primo cittadino nel voler attuare gli strumenti legislativi a tutela del proprio decoro e il silenzio assordante di un’opposizione che sembra essere rimasta in vacanza mentre gli elettori del centrosinistra attendono ancora di essere rappresentati. Dieci i punti all’ordine del giorno previsti per giovedì 17 settembre, tra cui quattro piani attuativi e la mozione presentata dal gruppo piddino sulla situazione di crisi della Susta S.l.r.

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  • Bravo Armando, è così che si fa politica (quella migliore): spero che ti stiano a sentire. Gli accenti di tipo leghista, lasciamoli sedimentare al nord. E le berlusconate, lasciamole al Presidente del Consiglio. E’ ora di farla finita con le invettive senza un preciso fine politico e amministrativo. Alziamo il livello della dialettica: sale di ogni democrazia rappresentativa e partecipata, ma solo se contemperata da un linguaggio corretto che sappia esprimere argomentazioni incisive e puntuali. Il che non significa rinunciare alla passione politica. Niente affatto! Significa, invece, darle un senso: il senso più nobile, che andrebbe perseguito costantemente da chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Insomma, più cultura politica, più buona sintassi (mi permetto di dire) e meno parolacce. Il Consiglio comunale non deve diventare il bar dello sport o ‘L’isola dei famosi’.

  • Fino ad ora, chi ha governato per decenni, ha creato uno stato di cose parallelo a quello che si chiede nell’articolo, in quanto spesso venivano ascoltate ed esaudite solo le richieste fatte dagli elettori di parte, mentre gli altri dovevano sperare nella buona sorte. Non dico che tutti gli attuali siano santi, ma si spera che anche chi nell’urna sia stato contrario a loro venga acsoltato, in nome di una democrazia e di una civile convivenza che dovrebbe portare a quel libero scambio di idee, che purtroppo fino ad ora non si è mai potuto mettere in atto. Basta con i ricatti è necessario ascoltare tutti, nessuno è figlio di un dio minore.

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